"Portfolio": no ai modi, no ai tempi ministeriali

23.01.2006 00:00
Categoria: Riforma Sistema Scolastico

Il testo dell'articolo di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola, dal titolo "PORTFOLIO: NO AI MODI, NO AI TEMPI MINISTERIALI".
L'articolo apparirà domani sulle pagine di "Italia Oggi", nella settimanale rubrica "Azienda Scuola"

<html xmlns:o="urn:schemas-microsoft-com:office:office" xmlns:w="urn:schemas-microsoft-com:office:word" xmlns="<a href="http://www.w3.org/TR/REC-html40"> <head> <meta http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=windows-1252"> <meta name=ProgId content=Word.Document> <meta name=Generator content="Microsoft Word 9"> <meta name=Originator content="Microsoft Word 9">

<title>PORTFOLIO: NO AI MODI, NO AI TEMPI MINISTERIALI</title> <!--[if gte mso 9]><xml> <o:DocumentProperties> <o:Author>cisl</o:Author> <o:Template>Normal</o:Template> <o:LastAuthor>stefanocurti</o:LastAuthor> <o:Revision>2</o:Revision> <o:TotalTime>74</o:TotalTime> <o:LastPrinted>2006-01-22T17:55:00Z</o:LastPrinted> <o:Created>2006-01-23T15:52:00Z</o:Created> <o:LastSaved>2006-01-23T15:52:00Z</o:LastSaved> <o:Pages>3</o:Pages> <o:Words>881</o:Words> <o:Characters>5024</o:Characters> <o:Lines>41</o:Lines> <o:Paragraphs>10</o:Paragraphs> <o:CharactersWithSpaces>6169</o:CharactersWithSpaces> <o:Version>9.3821</o:Version> </o:DocumentProperties> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> </w:WordDocument> </xml><![endif]--> <style> <!-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:Times; panose-1:0 0 0 0 0 0 0 0 0 0; mso-font-alt:&#034;Times New Roman&#034;; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:roman; mso-font-format:other; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:3 0 0 0 1 0;} @font-face {font-family:&#034;Comic Sans MS&#034;; panose-1:3 15 7 2 3 3 2 2 2 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:script; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:647 0 0 0 159 0;} /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:&#034;&#034;; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:&#034;Times New Roman&#034;; mso-fareast-font-family:&#034;Times New Roman&#034;;} h1 {mso-style-next:Normale; margin-top:12.0pt; margin-right:0cm; margin-bottom:12.0pt; margin-left:0cm; text-align:justify; mso-pagination:widow-orphan; page-break-after:avoid; mso-outline-level:1; font-size:12.0pt; font-family:Arial; mso-font-kerning:0pt; font-style:italic;} p.MsoTitle, li.MsoTitle, div.MsoTitle {margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; text-align:center; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; mso-bidi-font-size:10.0pt; font-family:Times; mso-fareast-font-family:Times; mso-bidi-font-family:&#034;Times New Roman&#034;; color:black; font-weight:bold; mso-bidi-font-weight:normal;} p.MsoBodyText, li.MsoBodyText, div.MsoBodyText {margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; text-align:justify; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:&#034;Times New Roman&#034;; mso-fareast-font-family:&#034;Times New Roman&#034;;} p.MsoBodyText2, li.MsoBodyText2, div.MsoBodyText2 {margin-top:12.0pt; margin-right:0cm; margin-bottom:12.0pt; margin-left:0cm; text-align:justify; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:&#034;Comic Sans MS&#034;; mso-fareast-font-family:&#034;Times New Roman&#034;; mso-bidi-font-family:&#034;Times New Roman&#034;; font-weight:bold; mso-bidi-font-weight:normal; font-style:italic;} a:link, span.MsoHyperlink {color:blue; text-decoration:underline; text-underline:single;} a:visited, span.MsoHyperlinkFollowed {color:purple; text-decoration:underline; text-underline:single;} @page Section1 {size:595.3pt 841.9pt; margin:2.0cm 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:35.45pt; mso-footer-margin:35.45pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} --> </style> </head> <body lang=IT link=blue vlink=purple style='tab-interval:35.4pt'>

Portfolio: opportune riflessioni in un articolo di Scrima che sarà pubblicato sul numero di domani del quotidiano "Italia Oggi"


Per il portfolio occorre ridefinire tempi e modalità. <o:p></o:p>

Questa è la posizione della CISL Scuola che tempestivamente ha messo in evidenza le tante storture e forzature contenute nella C.M. n. 84/2005, all'insegna di un'impostazione quasi esclusivamente burocratica e del tutto distante da quei sani ed efficaci criteri di valutazione che presuppongono una collegialità di apporti.<o:p></o:p>

Sull'argomento ritorna Francesco Scrima, Segretario Generale della CISL Scuola, con un suo puntuale articolo dal titolo "PORTFOLIO: NO AI MODI, NO AI TEMPI MINISTERIALI" che apparirà domani, 24 gennaio, sulle pagine di "Italia Oggi", nella settimanale rubrica "Azienda Scuola"<o:p></o:p>

* * *<o:p></o:p>

PORTFOLIO: NO AI MODI, NO AI TEMPI MINISTERIALI<o:p></o:p>

di Francesco Scrima<o:p></o:p>

Anche la questione del Portfolio - uno degli elementi che si vogliono introdurre sulla scia della legge 53/03 di riforma scolastica - rischia di rappresentare un momento di impoverimento e di umiliazione della scuola italiana.<o:p></o:p>

Gli ambiti che questo strumento tocca sono di particolare importanza e delicatezza perché investono i temi della documentazione, della valutazione, dell'orientamento; aspetti centrali del lavoro di scuola, della funzione docente, della relazione insegnante-allievo e insegnanti-famiglie. <o:p></o:p>

Aspetti che devono essere trattati con grande prudenza e saggezza. <o:p></o:p>

Ma con la <a href="C.M. 84/2005 il Ministero non ha agito né con prudenza, né con saggezza. <o:p></o:p>

Il risultato è che si butta la scuola nella confusione, nell'improvvisazione, nella esecutività puramente burocratica e formale degli atti. <o:p></o:p>

E questo vuol dire svilimento della scuola, disprezzo della professionalità docente, spinta alla cultura degli adempimenti e non a quella dei risultati.<o:p></o:p>

Così come è stato pensato e proposto, lo strumento è farraginoso, pesante, sostanzialmente improduttivo; una risposta impropriamente e inevitabilmente "amministrativa" a dei problemi che sono invece di squisita pertinenza e competenza professionale. <o:p></o:p>

L'errore fondamentale che il Ministero ha fatto è stato quello di voler "istituzionalizzare" in fretta e furia qualche cosa che attiene al lavoro riflessivo e di elaborazione della scuola dell'autonomia e alla ricerca educativa dei docenti.<o:p></o:p>

Un lavoro serio che leghi il tema "documentazione e valutazione" all'obiettivo di migliorare la qualità della didattica e della formazione esige che nel gruppo docente di una scuola ci sia un percorso di chiarimento e condivisione intorno ad alcuni concetti chiave preliminari.<o:p></o:p>

Che cosa va documentato? <o:p></o:p>

Che cosa si intende per competenze da certificare? <o:p></o:p>

Quali sono gli elementi a forte significatività educativa che devono essere registrati? <o:p></o:p>

Certo a questo non si risponde compilando schede belle e pronte fornite da editori specializzati, né inventandosi, in questa fase dell'anno scolastico, indicatori non previsti nella programmazione iniziale. <o:p></o:p>

Occorre infatti dire che, se il portfolio si deve fare, occorre costruirlo, non compilarlo. <o:p></o:p>

Ma per questo serve tempo e serve un'azione di formazione e sostegno a questo compito. <o:p></o:p>

Niente di tutto ciò è stato dato, e la circolare ministeriale è venuta proprio a sproposito. <o:p></o:p>

Non si può certo considerare formazione e supporto qualche iniziativa di turismo ministeriale o qualche pur lodevole esperienza pilota. <o:p></o:p>

Progettare e avviare un vero ed efficace sistema di documentazione esige ben altri investimenti in risorse finanziarie e culturali. <o:p></o:p>

Esige, soprattutto altri metodi di dialogo con la scuola dell'autonomia e di confronto con le organizzazioni di rappresentanza per le implicazioni di natura contrattuale legate all'organizzazione del lavoro e alle prestazioni professionali. <o:p></o:p>

Irrisolto resta anche il problema sollevato dall'Authority sulla Privacy che chiedeva al Ministero un apposito regolamento di garanzia. <o:p></o:p>

Ma evidentemente per il Ministero è più facile imporre il lavoro agli altri che fare il proprio.<o:p></o:p>

Tutte queste critiche, osservazioni e richieste le avevamo già avanzate e il Ministro si era formalmente impegnato ad incontrarci di procedere con le circolari. <o:p></o:p>

Non lo ha fatto e non possiamo che denunciare questa inadempienza. <o:p></o:p>

Dopo reiterate sollecitazioni abbiamo ottenuto un incontro con l'Amministrazione, ma a circolare già emanata. <o:p></o:p>

In quella circostanza abbiamo ribadito la nostra posizione che rilanciamo oggi chiedendo che si ponga rimedio, anche se tardivamente, al mal fatto. <o:p></o:p>

In caso contrario non abbiamo altra scelta che promuovere azioni più dure.<o:p></o:p>

La posizione della CISL Scuola è chiara: per questioni di merito e di metodo occorre riconsiderare i tempi e i modi che la C.M. 84/05 indica.<o:p></o:p>

Questo è il momento della valutazione quadrimestrale: occorre dare serenità e chiarezza a questo compito. <o:p></o:p>

Il problema non si risolve con le FAQ che sanno molto di domande di fantasia a risposte preconfezionate. <o:p></o:p>

Occorre lasciare più libertà e più tempo alle scuole e responsabilità ai Collegi dei Docenti. <o:p></o:p>

Anche qui si gioca il principio dell'autonomia scolastica contro ogni tentazione di pedagogia burocratica o di Stato. <o:p></o:p>

In ogni caso occorre semplificare l'operazione e, per renderla funzionale, stringerla all'essenziale. <o:p></o:p>

Un portfolio non può essere un faldone di notizie inutili, un "libretto al portatore" che non porta nulla, una impossibile ricognizione di chissà quali e quante competenze. <o:p></o:p>

Torniamo alla serietà che è anche concretezza e giusta misura.<o:p></o:p>

Per finire ricordiamo che la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi; di impegni ciechi e inutili a scuola ne abbiamo già troppi e sicuramente la cecità non si addice alla valutazione.<o:p></o:p>


Francesco Scrima

Segretario Generale della CISL Scuola<o:p></o:p>

<![if !supportEmptyParas]> <![endif]><o:p></o:p>

</body> </html>