Scrima, sugli scatti si vada rapidamente al negoziato
Il decreto varato oggi dal Consiglio dei Ministri risolve solo in parte le questioni che hanno avuto grande risonanza nelle cronache dei giorni scorsi. Sugli scatti di anzianità non ci sarà alcuna restituzione di somme già percepite, né arretramento di posizioni economiche acquisite: viene accolta, dunque, una richiesta che abbiamo posto da subito con forza, di fronte all'ipotesi di interventi così gravemente penalizzanti per i lavoratori della scuola.
Resta comunque indispensabile e risolutivo, come avvenuto negli anni scorsi, un passaggio negoziale di cui torniamo a chiedere che siano accelerati i tempi. Noi siamo pronti, come sempre, ad assumerci la responsabilità delle scelte necessarie a dare effettive tutele ai lavoratori e ai loro salari; le vicende di questi giorni confermano la complessità di questioni che non si risolvono né con inesistenti “bacchette magiche”, né con velleitarismi inconcludenti.
Nulla si dice, nel decreto, sull’altra questione in campo, quella delle posizioni economiche del personale ATA. La nostra posizione è chiara: no alla manomissione di intese contrattuali che vanno rispettate e attuate, anche perché servono a retribuire attività essenziali per il buon andamento delle scuole, sotto il profilo dell’offerta formativa e dell’efficacia organizzativa e amministrativa.
Quanto al recupero di compensi già erogati negli anni scorsi, si tratterebbe di un’operazione inaudita e inconcepibile, addirittura di un furto, visto che con quei soldi si sono pagate prestazioni già rese effettivamente dai lavoratori.
Torneremo a incalzare il governo perché la questione trovi la giusta soluzione: nessun recupero, conferma delle posizioni economiche già assegnate, piena attuazione delle norme contrattuali.
Richieste che ribadiremo quanto prima nell’incontro con la ministra Carrozza che già abbiamo chiesto con urgenza e di cui ci attendiamo la convocazione.
Roma, 17 gennaio 2014
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola
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