Corsi di abilitazione speciale (ex DD.MM. 85/05 e 21/05)
Il Ministero Pubblica Istruzione e il Ministero Università e Ricerca hanno emanato, nei giorni scorsi, due provvedimenti (nota MPI prot. n. 1943 del 19.12.2006, con allegato Protocollo d'Intesa) e nota MUR prot. n. 2310 del 18.12.2006) concernenti l'attivazione dei corsi di abilitazione speciale: 1) ex DM 85/05; 2) ex D.M. 21/05 con modalità telematica, mai avviati per l'esiguo numero di iscritti.
Le due note - adottate dalle due Amministrazioni senza uno specifico confronto nonostante le richieste a lungo sollecitate dalla CISL Scuola e dalle altre Organizzazioni Sindacali - affrontano alcuni dei nodi legati alla omogeneizzazione della durata e del termine dei percorsi ma lasciano disattese le legittime aspettative ed esigenze del personale precario interessato, in quanto non intervengono:
- sull'esosità dei costi;
- sui tempi di svolgimento;
- sui tempi di conclusione, troppo dilazionati (gennaio/marzo 2008);
- sui modelli organizzativi insostenibili;
- sull'accentramento delle sedi.
La nota del MUR pone, in premessa, grande enfasi all'impegno delle Università che avrebbero "consentito" lo svolgimento dei corsi; in realtà, lo spirito della legge 143/04 - che intendeva venire incontro ad una fascia di precariato particolarmente sofferente - non è stato rispettato.
L'unica questione che viene risolta positivamente è la contestualità delle sessioni d'esame in tutta Italia, attuata con la nomina delle Commissioni per gli esami finali, di competenza del Ministero dell'Istruzione; i Direttori Regionali procederanno, al riguardo, nel gennaio 2008 per le scuole secondarie e nel marzo 2008 per le scuole dell'infanzia e primarie. Da ciò conseguirà un contemporaneo scioglimento della riserva e il relativo inserimento a pieno titolo nelle graduatorie permanenti.
La CISL Scuola continuerà ad esercitare il proprio impegno in materia e le dovute pressioni sulle Amministrazioni coinvolte.