Una "cordata della scuola", per il "nostro" Invalsi
Una "cordata della scuola", per il "nostro" Invalsi. La valutazione che vorremmo... Un promemoria (non richiesto) per il nuovo presidente. Si apre così il documento nato su iniziativa di un gruppo che si definisce di "operatori della scuola e della formazione in servizio impegnati sui diversi versanti della valutazione (degli apprendimenti, delle professionalità, della scuola), a vari livelli di responsabilità" e il cui destinatario al momento non esiste, ma è individuato nel prossimo presidente dell'Invalsi, che verrà nominato dal ministro una volta ultimata la procedura di selezione delle candidature (il bando, lo ricordiamo, fissa al 7 gennaio la scadenza entro cui gli interessati possono presentare i propri titoli alla commissione esaminatrice, presieduta da Tullio De Mauro).
Il documento è stato reso pubblico in data 30 dicembre ed è possibile sottoscriverlo accedendo a un apposito spazio web.
Nella sua premessa, viene dichiarato l'obiettivo dell'iniziativa, che è di "salvaguardare il difficile cammino della cultura della valutazione nella scuola italiana "; a tal fine è indispensabile un forte e attivo coinvolgimento delle scuole, nell'ottica di una valutazione intesa come strumento di conoscenza, sviluppo e miglioramento dei processi educativi.
Seguono sette paragrafi nei quali vengono enunciati alcuni punti ritenuti ineludibili per un disegno strategico di sviluppo dell'Invalsi.
Fra questi viene indicata la necessità di rivedere il regolamento del 2009 sulla valutazione degli alunni, con l'intento di valorizzare la dimensione formativa dei processi valutativi; viene inoltre riaffermata l'opzione per il carattere censuario delle prove Invalsi, proprio perché finalizzate ad un loro uso da parte delle scuole, nell'ambito di un "ciclo della valutazione" che è quello contenuto nel Regolamento sul Sistema Nazionale (DPR 80/2013), di cui si auspica che venga attuato "con saggezza".