Il 30 aprile la CISL compie settant'anni. Furlan: "Ripartire dagli stessi valori per guardare al futuro con coraggio e fiducia"
“Celebriamo questo nostro Anniversario in un momento grave e difficile, alla vigilia di un Primo Maggio che, nonostante l’assenza di cortei e manifestazioni di piazza, sarà un segnale di forte unità, di solidarietà e di speranza per tutto il mondo del lavoro”. Così la segretaria generale Annamaria Furlan nella lettera a iscritti e delegati con cui ricorda la ricorrenza dei settant’anni dalla fondazione della CISL, avvenuta il 30 aprile 1950 al Teatro Adriano di Roma. “La nostra mente ed il nostro cuore – scrive la Furlan - sono rivolti alle tante vittime del Coronavirus, alle famiglie spezzate che piangono i loro cari, ai medici, agli infermieri, a tutto il personale della sanità e della Protezione civile che in queste settimane terribili si sono prodigate per salvare tante vite umane”.
“Settant’anni fa, la Cisl seppe indicare ad un Paese uscito a pezzi dal conflitto mondiale, la strada della rinascita civile e delle necessarie riforme economiche e sociali, ponendo al primo posto i diritti della persona, la dignità e la sicurezza del lavoro, la costruzione dell’Europa, l’unità tra Nord e Sud, l’inclusione sociale, la lotta alla povertà. Oggi come allora – conclude la Furlan - dobbiamo ripartire dagli stessi valori, per tornare a guardare al futuro con coraggio e fiducia”.
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