Dal CSPI un parere unanime sulla direttiva per la valutazione dei DS
Il 15 giugno il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione si è espresso circa la Direttiva sulla valutazione dei dirigenti scolastici con un parere particolarmente articolato ed attento. Il Consiglio ha adottato il parere con voto unanime e questo è un evidente segnale del paziente lavoro di mediazione e di cucitura che è stato condotto tra le diverse istanze rappresentate nell’Assemblea, tra cui – particolare non trascurabile – quelle che sono diretta espressione dell’Amministrazione.
Il parere favorevole è stato subordinato all’adozione di proposte di modifica al testo della Direttiva, alcune sostanziali altre procedurali. Tra le prime, è stata sottolineata la necessità di coerenza della valutazione dei dirigenti con le specificità organizzative e gestionali dell’azione dirigenziale e con le condizioni di contesto e l’effettiva disponibilità di risorse professionali e finanziarie assegnate agli istituti scolastici.
Il Consiglio ha anche suggerito una maggiore attenzione alle prerogative contrattuali in tema di retribuzione di risultato. In tal senso ha ritenuto non opportuno che la direttiva disciplini gli effetti retributivi della valutazione, interferendo in tal modo con gli spazi che l’art. 45 del dlgs 165/2001 riserva alla contrattazione. Il CSPI suggerisce inoltre che la contrattazione regionale sia preceduta da un’intesa nazionale, volta ad evitare disomogeneità nei territori. Anche per ciò che concerne il personale in particolare posizione di stato, per quanto non previsto dal CCNL, dovrebbe essere definita un’intesa da sottoscrivere con le OO.SS. rappresentative dell’area V.
Tra gli aspetti procedurali, il CSPI ritiene necessario il coinvolgimento dei dirigenti nella procedura valutativa, sia mediante la restituzione ad ogni dirigente degli esiti dell’attività istruttoria condotta dai nuclei, sia mediante la partecipazione di dirigenti scolastici proposti dalle OO.SS. all’apposito Osservatorio nazionale che sarà istituito con decreto del Ministro. È anche stato richiesto che i dirigenti possano avere un colloquio di restituzione con il direttore regionale, e questo non solo nel caso di valutazione negativa.
Il parere del CSPI focalizza inoltre l’attenzione sulla costituzione dei nuclei di valutazione (imprescindibile la presenza in ogni nucleo di almeno un dirigente scolastico in servizio) e sulla modalità di funzionamento che deve essere collegiale.
Tra le altre osservazioni vanno ricordate la necessità di formazione continua e strutturale sul processo di valutazione, sia per i dirigenti che per i componenti dei nuclei di valutazione, e l’invito a evitare l’uso di aggettivazioni di sapore valoriale per definire i livelli di diversificazione degli esiti della valutazione.
Nelle prossime settimane potremo constatare quanto il parere del CSPI, reso come si è detto all’unanimità, inciderà sulla formulazione della Direttiva e sulla conseguente articolazione delle Linee Guida, che già sono state oggetto di informativa alle Organizzazioni Sindacali venerdì scorso, 17 giugno.
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