Autonomia dalla politica, affidabilità negoziale e senso di responsabilità. Questa la linea della Cisl. Intervista di Avvenire a Luigi Sbarra
“Autonomia dalla politica, affidabilità negoziale e senso di responsabilità. Questa è stata la linea della Cisl in questi anni, senza velleitarismi, populismi, demagogia sindacale. È senza colpi di fulmine per alcun governo”. È uno dei passaggi dell’intervista al segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, che compare sull’edizione del 5 aprile del quotidiano Avvenire. Rispondendo alla domanda di apertura dell’intervistatore, che gli chiede del suo rapporto con Landini dopo recenti scambi fortemente polemici, Sbarra sottolinea come la dialettica non abbia nulla di personale, ma rimandi a storie e identità diverse fra organizzazioni che si caratterizzano per un modo differente di intendere il ruolo dell’azione sindacale.
Ciò nonostante, il Primo Maggio vedrà la CISL assieme a CGIL e UIL per il tradizionale comizio unitario, che si svolge quest’anno a Monfalcone. “Saremo in piazza – afferma Sbarra - sul tema dell’Europa, della pace giusta, del lavoro e dell’equità sociale. Le nostre piattaforme restano in parte unitarie ma negli ultimi anni, inutile negarlo, è prevalsa una diversa valutazione sui risultati conquistati ed una differente concezione del ruolo del sindacato nella società. Per noi deve avere natura associativa, contrattuale, partecipativa, fin quando il dialogo c’è. Bisogna costruire sempre le condizioni per un nuovo patto sociale. Questo è anche il senso della nostra legge sulla partecipazione”.
Su molti altri temi, dalla mobilitazione per più sicurezza sul lavoro, all’analisi dei dati occupazionali, alle azioni per combattere la precarietà del lavoro e aumentare i salari, non mancano valutazioni differenti e iniziative diversamente articolate rispetto a quanto messo in campo dalle altre sigle, attestate su un antagonismo spinto, mentre per la CISL partecipazione e confronto rimangono centrali in una strategia che si muove sulla scia delle grandi intese concertative di cui il movimento sindacale e la CISL in particolare hanno saputo essere tante volte protagonisti. La centralità della contrattazione va riaffermata, secondo il leader della CISL, sia per quanto riguarda le politiche salariali, sia per un’eventuale rimodulazione dei tempi di lavoro, rispetto a ipotesi come quella della “settimana corta” di cui, ricorda Sbarra, “la CISL ha fatto storicamente da apripista”.
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