La scuola e la politica della cura. Il 13 luglio ne discutono insieme il ministro Patrizio Bianchi e Luigina Mortari. Ore 18,30
Per sopravvenuti impegni del Ministro, legati ad una riunione in corso del Consiglio dei Ministri, l'orario dell'iniziativa slitta alle ore 18,30.
"La politica della cura. Prendere a cuore la vita" è il titolo dell'ultimo libro di Luigina Mortari, docente di Epistemologia della ricerca qualitativa presso la Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Verona e di Fenomenologia della cura presso il dipartimento di Scienze umane della stessa università, pubblicato nell'aprile scorso (Raffaello Cortina Editore). La pratica della cura, come si legge nella presentazione del volume, è fondamentale per la vita: avere cura di sé, degli altri, delle istituzioni, della natura. Ma quando le essenziali attività di cura – quelle che procurano ciò che nutre la vita, quelle che riparano le situazioni difficili, quelle che edificano mondi, quelle che concorrono alla formazione e all'educazione – non trovano il giusto riconoscimento, la politica si inaridisce, perde la capacità di promuovere una vita pienamente umana.
Appare evidente che la scuola possa rientrare a pieno titolo tra le "attività di cura", termine da intendersi in un'accezione che va ben oltre l'ambito medico, e che al pari di queste attività non trovi sempre la dovuta considerazione. È tempo, ci dice Luigina Mortari, che la politica si ripensi daccapo per diventare una politica della cura.
A discutere insieme di questi temi saranno, in un incontro che si terrà martedì 13 luglio alle 17,30 (posticipato alle 18,30), il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e l'autrice del libro, Luigina Mortari. Coordinerà il confronto Maddalena Gissi, segretaria generale della CISL Scuola.
La conversazione sarà diffusa in diretta streaming su questo sito.