Incontro al Ministero sull’organico di diritto dei docenti di religione cattolica per l’anno scolastico 2024/25. Lieve calo dei posti
Nel corso dell’incontro che si è svolto oggi, 29 maggio, tra il Ministero dell'Istruzione e del Merito e le Organizzazioni Sindacali, la Direzione generale del personale scolastico, Ufficio IV, ha reso noto il prospetto regionale delle ore IRC comunicate a sistema ai fini del calcolo della dotazione organica per l'a.s. 2024-25.
Nel prospetto si prevede una fisiologica contrazione del numero totale di posti, in linea con la diminuzione del numero di alunni. Il totale nazionale complessivo è di 23.946 posti, così articolato:
- infanzia 2.363
- primaria 10.615
- secondaria di I grado 4.212
- secondaria di II grado 6.756
Rispetto all’organico dello scorso anno, si registra una riduzione complessiva di 182 posti, risultante dal calo che riguarda la scuola dell'infanzia (-36), la primaria (-128) e la secondaria di 1^ grado (-48), mentre per la secondaria di 2^ grado si registra un leggero incremento (+ 30 posti).
Come è noto, le dotazioni organiche regionali sono determinate nella misura del settanta per cento dei posti di insegnamento complessivamente istituiti. Entro il limite della dotazione organica, il dirigente dell’ufficio scolastico regionale effettua, per ciascuno dei ruoli indicati all’articolo 1, comma 1, della legge n. 186 del 2003, la ripartizione dei posti dell’organico di diritto, con riferimento al territorio di pertinenza di ciascuna diocesi. In via residuale possono essere costituiti posti di insegnamento con contributi orari, anche suddivisi tra gradi di istruzione differenti, purché le quote orarie afferiscano al medesimo ruolo regionale.
Lo schema di Decreto interministeriale sugli organici, con l’allegata tabella di ripartizione dei posti, è in corso di perfezionamento presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nel corso dell’incontro si è discusso anche sull’attivazione delle procedure concorsuali ordinarie e straordinarie. Al riguardo la Cisl Scuola, condividendo il parere espresso dal Cspi, ha ribadito la richiesta di procedere, in attesa che la Corte dei conti provveda a registrare i bandi della procedura ordinaria, ad attivare celermente le procedure straordinarie.