Concluso il confronto sulle assunzioni dei Dirigenti, sul quadro complessivo una valutazione estremamente negativa
Si è concluso il confronto con l’Amministrazione riguardo alle assunzioni dei dirigenti scolastici. Le organizzazioni sindacali hanno proposto diverse soluzioni per evitare che in molte regioni del Sud non si desse luogo ad alcuna assunzione. In particolare, è stato proposto che si includessero nelle sedi disponibili anche le istituzioni dimensionate solo per due anni, o che su queste fosse effettuato il conferimento di incarichi temporanei dalla graduatoria, che l’esubero fosse calcolato su base pluriennale anche tenendo conto dei pensionamenti, ed è stato proposto anche l’ampliamento della base assunzionale sino a coprire le 390 sedi vacanti e disponibili. Ma l’Amministrazione ha respinto tutte le richieste facendo riferimento all’interpretazione del quadro normativo fornita dal Mef e della quale è stata fornita documentazione.
Infine, le organizzazioni sindacali hanno chiesto che fosse almeno eliminato il criterio dell’81 per cento delle sedi nelle varie Regioni, criterio mai adottato nelle precedenti fasi assunzionali. Questo consentirebbe la messa a disposizione di tutte le sedi conferibili e di ampliare il numero di sedi disponibili, soprattutto nelle Regioni prossime a quelle con assunzioni ridotte a zero. Su questo aspetto l’Amministrazione si è detta disponibile e farà conoscere a breve le relative determinazioni.
L’Amministrazione ha poi assicurato che si procederà ad aggiornare la graduatoria in relazione all’esito consolidato di alcuni contenziosi o di altre situazioni che nel frattempo si sono verificate. Le aree per la scelta delle Regioni potrebbero essere aperte a partire da martedì prossimo.
Rimane, sulla situazione che si è venuta a determinare, una valutazione estremamente negativa. Ancora una volta è evidente come interventi normativi assunti senza alcun confronto sindacale finiscano per determinare esiti non adeguatamente previsti né valutati. Lo si è visto con la contorta formulazione dei provvedimenti che hanno generato una difforme interpretazione da parte della Ragioneria dello Stato per la mobilità e per l’attribuzione di incarichi e addirittura con l’inutile stanziamento di fondi che risultano del tutto inutilizzabili per attribuire dirigenti alle scuole dimensionate per solo due anni scolastici.
La CISL Scuola ritiene assolutamente ingiustificabile che non si proceda neppure ad una assunzione in gran parte delle Regioni del Sud e che rimangano prive di dirigente un numero così elevato di istituzioni scolastiche.
È più che mai necessario un deciso e consistente intervento di ridefinizione delle condizioni lavorative e retributive della dirigenza scolastica, da tempo veramente insostenibili su più fronti.