Autismo, la sfida dell'inclusione. Oggi la Giornata mondiale istituita dall'ONU
Prima l'inclusione scolastica ("formazione ad hoc"), poi quella socio-lavorativa: questi i due grandi temi sul tavolo. A correre in aiuto le linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità e del Miur, il disegno di legge sull'autismo approvato da Palazzo Madama a metà marzo, ma ancor più le molte buone pratiche messe in campo dalle associazioni sui territori. Così Alessia Guerrieri (Avvenire, 2 aprile 2015) in occasione della nona "Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo"
Il blu. Il colore del cielo e del mare, ma anche della conoscenza e della sicurezza, da sempre simbolo dell'autismo. Nelle ultime ore, infatti, molti palazzi della politica e monumenti in ogni angolo d'Italia si sono illuminati di blu per sensibilizzare su una sindrome dai molti lati oscuri proprio nella Giornata mondiale dedicata ai disturbi dello spettro autistico, istituita nel 2007 dall'Onu.
Tante forme diverse, altrettanto differenti i livelli cognitivi e funzionali fanno ormai parlare in realtà di "autismi"; un diverso modo di stare al mondo, dalle cause ancora incerte - anche se si fa sempre più strada l'origine genetica almeno in un terzo dei casi - che si manifesta entro i primi 3 anni di vita. In Italia colpisce quasi un bambino su 100, mentre negli Usa l'incidenza è uno su 68.
Accantonate false teorie del passato, come quella della "fortezza vuota" dello psicologo Bruno Bettelheim, i ragazzi autistici hanno dimostrato di essere in grado in molti casi di rompere il muro del silenzio che pongono tra la propria mente e il mondo. Il nodo di fondo perciò è riuscire a trovare il percorso terapeutico giusto il prima possibile, per aprire una breccia nella barriera d'incomunicabilità dei "bambini dagli occhi grandi". Inclusione scolastica, prima, e socio-lavorativa, poi, diventano così i due grandi temi sul tavolo.
A correre in aiuto le linee guida dell'Istituto superiore di sanità e del Miur, il disegno di legge sull'autismo approvato da Palazzo Madama a metà marzo, ma ancor più le molte buone pratiche messe in campo dalle associazioni sui territori. Due fronti, dunque: scuola e società.
Sul primo versante, il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone lancia l'idea di «un'anagrafe delle diverse disabilità nelle scuole, per organizzare la formazione specifica degli insegnanti di sostegno». In più, il Miur è partner dell'Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) insieme a Sinpia (Società italiana di neuropsichiatria per l'infanzia e l'adolescenza), Fish, Fand e Anmic, nella nuova Fondazione italiana sull'autismo che verrà presentata oggi a Roma con il lancio di una "linea blu" d'aiuto telefonico ai genitori. Negli ultimi 10 anni, ricorda però la presidente Sinpia Antonella Costantino, i pazienti sono raddoppiati, mentre il numero degli operatori continua a diminuire (-10% solo nell'ultimo anno).
Il risultato è che «ogni utente riceve percorsi di cura più scarni, che rischiano di essere meno personalizzati». In questo giorno, comunque, molte iniziative aiuteranno a sensibilizzare sul tema - come il convegno internazionale organizzato dal Bambino Gesù nella Capitale - a partire da esperienze orientate al "durante noi".
Dopo la scuola, infatti, «questi ragazzi diventano quasi invisibili, adulti ingombranti» spiega Virgilio Paolucci, responsabile dell'associazione reatina Loco Motiva e padre di un ragazzo autistico, che nel 2012 ha fondato il centro Sant'Eusanio. Qui oggi venti giovani-adulti «imparano le comuni norme della vita quotidiana», come il mangiare con le posate, ma anche «socializzare, a divertirsi, a fare insieme esperienze culturali».
Stesso spirito nel villaggio trevigiano Godega 4Autism, il primo caso di co-housing per autistici del Paese costruito dall'associazione Oltre il labirinto; una comunità terapeutico-lavorativa in cui si costruiscono tra l'altro hugbike - le bici dell'abbraccio - un tandem in cui si pedala avvinghiati al passeggero davanti a sé.
«Con progetti di vita personalizzati» - dice infatti il presidente Mario Paganessi - «stiamo cercando di rompere l'equazione figli per sempre, puntando sulle abilità di ognuno».
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