Sindacati a confronto col Ministro sull’atto di indirizzo per il nuovo CCNL. CISL Scuola: servono ulteriori risorse, sul cui utilizzo deve decidere solo il contratto

04.07.2024 15:51

In mattinata si è tenuto al Ministero un incontro tra il Ministro dell’Istruzione e del Merito e le Organizzazioni Sindacali rappresentative del comparto Istruzione e Ricerca, settore Scuola.

Nel corso dell’incontro il Ministro ha illustrato i contenuti della proposta di atto di indirizzo finalizzato al rinnovo del CCNL per gli anni 2022/2024.

Dal punto di vista delle risorse il Ministro ha ricordato come attualmente siano disponibili circa 3 miliardi di euro per il 2024 (al netto dei 2 miliardi già destinati al personale nel corso del mese di dicembre 2023 a titolo di anticipazione); complessivamente, il rinnovo dovrebbe consentire un incremento medio delle retribuzioni per il personale della scuola di circa il 5,78%. Il Ministro ha inoltre ribadito l’impegno a reperire ulteriori risorse da destinare alle retribuzioni, anche se non ha mancato di evidenziare i limiti e le difficoltà poste dalla attuale situazione finanziaria e economica e dal rispetto degli impegni assunti in altre sedi.

Nell’atto di indirizzo il Ministro proporrà di rivisitare la figura del docente stabilmente incentivato, introdotto dal D.L.36/2022, come più volte richiesto dalla CISL Scuola. In particolare, ha riferito del confronto avuto con la Commissione Europea che ha consentito da un lato di allargare la platea dei destinatari e dall’altro di legare l’incentivo economico anche allo svolgimento delle funzioni collegate con la realizzazione del PTOF.

Particolare attenzione sarà posta, nell’atto di indirizzo, alla formazione continua e professionale sia del personale docente sia del personale ATA. Il Ministro si è detto intenzionato a individuare apposite forme di welfare da destinare al personale della scuola: a questo proposito ha informato le Organizzazioni Sindacali della volontà di individuare, in sede negoziale, adeguate misure per garantire un potere d’acquisto delle retribuzioni indipendentemente dalla zona di residenza (misure che saranno, comunque, da concordare anche con altri ministeri, a es. politiche abitative).

Attenzione dovrà essere riconosciuta anche al personale ATA, proseguendo il percorso avviato con il contratto 2019/21 relativamente ai nuovi ordinamenti professionali. A questo proposito il Ministro ha informato che il DPCM per le progressioni verticali (degli assistenti amministrativi facenti funzione) è stato firmato dal Ministro Zangrillo e ora è al vaglio del MEF. Immediatamente dopo la conclusione dei controlli verrà bandita la procedura in tempo utile per assicurare l’inquadramento nella nuova area degli aventi diritto in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico.

Il Ministro ha anche informato che è stato firmato il decreto relativo al riconoscimento delle posizioni economiche per il personale ATA: con lo stesso si rivaluteranno le 51.941 posizioni economiche esistenti (a decorrere dal 1° maggio 2024) e si attiveranno 46.297 nuove posizioni economiche di cui 28.539 destinate ai collaboratori scolastici, 82 agli operatori scolastici, 12.549 al personale dell’area degli Assistenti e 5.127 sempre al personale dell’area degli assistenti per la seconda posizione economica). In questo modo si ottiene un ulteriore risultato, portando a compimento quanto previsto dal rinnovo contrattuale circa il 50% del personale ATA avrà in godimento una posizione economica.

La Cisl Scuola, nell’apprezzare la volontà dichiarata dal Ministro di destinare tutte le risorse economiche disponibili alla parte tabellare della retribuzione, ha sostenuto l’esigenza di reperire comunque risorse ulteriori sul cui utilizzo va riconosciuta la piena ed esclusiva competenza a decidere del tavolo negoziale. È necessario che la contrattazione possa disporre pienamente di tali risorse, evitando di intervenire sul loro utilizzo con misure di tipo legislativo. La CISL Scuola ha richiamato anche l’esigenza di incrementare le risorse disponibili sul versante della contrattazione di II livello.

Per quanto riguarda gli impegni connessi alla formazione, la Cisl Scuola ha sottolineato come siano necessarie altre risorse per rispettare quanto condiviso nell’attuale contratto con riferimento all’esigenza di retribuire le ore di formazione che, eventualmente, dovessero andare oltre quelle previste per gli impegni funzionali.

Sempre in tema di formazione e di modifica del D.L. 36/2022, la Cisl Scuola ha ricordato al Ministro come una parte delle risorse destinate alla retribuzione del docente stabilmente incentivato derivino dal taglio di oltre 11.000 posti di organico docente e come sia fondamentale invertite la rotta rispetto alla politica dei tagli, strumentalmente giustificata dall’andamento demografico, contrastandola con misure destinate a ridurre il numero di alunni per classe piuttosto che attraverso una riduzione degli organici.

Condivisa, poi, l’attenzione allo sviluppo professionale di tutto il personale ATA a partire dalla figura dei funzionari e elevate qualificazioni, per le quali è imprescindibile l’attivazione della procedura verticale.

Il confronto di oggi costituisce un buon punto di partenza, anche per la scelta di valorizzare le relazioni sindacali sottoponendo alle parti sociali il contenuto del futuro atto di indirizzo prima di una sua definitiva stesura. Si profila dunque la possibilità di avviare il tavolo negoziale, ponendo le basi per un secondo rinnovo contrattuale a pochi mesi di distanza dal precedente, fermo restando che sarà il tavolo negoziale a offrire concreti elementi di valutazione per le scelte del sindacato.