Scrima, bene scatti, perplessi su stabilizzazioni (notizia Ansa)
Forti perplessità in tema di stabilizzazioni del personale; ma giudizio positivo sul mantenimento degli scatti di anzianità: questo in estrema sintesi il giudizio del segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, sul provvedimento di riforma dell'istruzione presentato ieri dal governo. Non senza sottolineare “l'ennesima stranezza da parte dell'esecutivo, che non mette a disposizione un testo sicuro con tutto l'articolato del disegno di legge”.
“Per quanto possibile entrare nel merito, manifestiamo” - osserva il sindacalista - “forti perplessità sul piano delle stabilizzazioni del personale: deludente dopo la girandola di numeri tanto declamati e sbandierati. Non si doveva giocare con tanta superficialità sulla vita e sulle attese di tante persone e di tante diverse categorie di precari che oggi vivono uno stato di delusione e frustrazione”.
Positivo invece “il mantenimento degli scatti di anzianità, che è l'unico modo, oggi, per tutelare il salario degli insegnanti e di tutti gli operatori scolastici. Toglierla avrebbe significato condannare molti a un impoverimento significativo di stipendi che sono comunque tra i più bassi d'Europa”.
Apprezzabile anche, prosegue Scrima “il fatto che si sia capito che gli insegnanti svolgono un lavoro culturale e che, per svolgere bene i loro compiti, hanno bisogno di aggiornare e arricchire costantemente la loro preparazione e il loro bagaglio di cultura, sia specifica che generale. Prevedere per questo un voucher di 500 euro annui è un primo atto positivo”.
Nella proposta del governo, aggiunge il sindacalista Cisl “si intravvedono intenti di cambiamenti anche radicali del nostro sistema di istruzione e formazione, sia a livello ordinamentale che organizzativo. In questi mesi ci sono state, su questo, dichiarazioni e esternazioni francamente improvvisate. La scelta di passare da un decreto-legge alla proposta di un disegno di legge può e deve consentire di avviare in Parlamento un approfondito dibattito, accompagnato da un serio confronto con le rappresentanze sindacali”.
Da ultimo, conclude Scrima “va bene accentuare il valore dell'autonomia delle Istituzioni Scolastiche, sicuramente però non si fa attraverso scelte sbrigative e di importazione che puntano tutto sul Preside Sindaco o sul Preside Amministratore Delegato. La Scuola non può perdere la sua caratteristica di Comunità Professionale”.
(Ansa) - Roma, 13 marzo 2015