Mobilità, chiesto un nuovo incontro politico. Gissi: serve ulteriore atto di responsabilità
La trattativa per il contratto sulla mobilità torna ancora una volta a un “tavolo politico”, che abbiamo chiesto nel tentativo di superare attraverso il negoziato le tante criticità derivanti dalle disposizioni della legge 107, che condizionano inevitabilmente il confronto in atto. Evitare che l’Amministrazione si attestasse su una rigida e immediata applicazione di norme controverse e da noi fortemente contrastate è stato da subito il nostro principale obiettivo, insieme a quello di non lasciare la gestione della mobilità a decisioni unilaterali del MIUR .
Le aperture registrate fino ad oggi e i significativi passi compiuti nel corso della trattativa, col mantenimento della mobilità su singola scuola in ambito provinciale e la disponibilità a definire con apposita sequenza contrattuale i criteri e le procedure per l'attribuzione dell'incarico ai docenti assegnati agli ambiti territoriali, consegnano al momento risultati che non vanno dispersi.
Ora chiediamo un ulteriore atto di disponibilità e responsabilità ai nostri interlocutori politici, indispensabile per condurre a positiva conclusione il negoziato. Siamo convinti che sia questa la vera attesa e il vero interesse dei lavoratori.
Roma, 12 gennaio 2016
Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola