A piazza Montecitorio la protesta della scuola. Subito il rinnovo del contratto, sciopero il 23 maggio
Molto partecipata la manifestazione a piazza Montecitorio, aperta dalla segretaria generale Cisl Scuola Maddalena Gissi e nel corso della quale si sono alternati al microfono, insieme a rappresentanti delle RSU e delegati, tutti i segretari generali delle quattro organizzazioni promotrici. La Cisl Scuola, insieme a Flc Cgil, Uil Scuola e Snals Confsal, chiede l'apertura immediata delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, ma questo è solo il primo di una serie di obiettivi sui quali nelle scorse settimane il personale scolastico è stato invitato a esprimersi, sottoscrivendo una petizione che riassume le tante ragioni di malcontento della categoria.
"Siamo qui - ha detto Maddalena Gissi aprendo la manifestazione - per difendere un'idea di scuola in cui il valore dello stare insieme, della partecipazione, della condivisione diventa un modello organizzativo che non può essere distrutto da norme fuori della realtà, che fanno della scuola una piramide rovesciata, moltiplicando incongruenze, contraddizioni, disagi".
Esplicito l'attacco ai punti fortemente contestati della "buona scuola", a partire dalle modalità di assegnazione dei docenti alle scuole, che non può avvenire in assenza di regole trasparenti e chiare, che il sindacato chiede di definire contrattualmente. Ed è proprio sul valore della contrattazione, che questo governo fa così fatica a riconoscere, che insiste la Gissi: "In questi mesi abbiamo dimostrato che aprire al confronto e alla contrattazione fa bene a tutti: ai lavoratori, ma anche alla politica, e alla qualità delle risposte che deve dare ai cittadini. Non sempre governo e ministro lo hanno capito, e la vicenda del bonus ne è la dimostrazione. Ma saranno le scuole - prosegue la segretaria generale - a parlare a voce alta nei prossimi giorni. Le scuole saranno capaci di dimostrare che anche su un tema difficile come la valorizzazione hanno cose da dire e proposte da fare: noi vogliamo che i lavoratori della scuola siano i protagonisti anche in questa partita".
E infine l'annuncio di un inasprimento delle azioni sindacali, per rompere il muro dell'indifferenza e dell'arroganza di un governo incapace di ascolto e dialogo. "Ministra Giannini, il bello che sta per arrivare non sarà certo quello che lei si immagina: il bello sarà quando la scuola tornerà nelle piazze d'Italia, ancora una volta, con uno sciopero di tutto il personale, che ormai ha esaurito ogni scorta di pazienza. Sciopereremo il 23 maggio e saranno in tanti, quel giorno, a vedere la forza e la bellezza della #scuolavera".