Il viaggio verso la valutazione formativa e formante
Introduzione
Con l’emanazione dell’O.M. n. 172/2020 e delle Linee Guida ha preso avvio nell’ex Circolo Didattico “Collegno III”, oggi Istituto Comprensivo “Collegno III”, una riflessione sul processo valutativo degli alunni tra i componenti del Collegio dei docenti, iniziato con la scuola dell'infanzia e la scuola primaria e che sta influenzando anche la scuola secondaria di primo grado.
La necessità di un cambiamento
Una riflessione nata dagli incontri tra i docenti durante le riunioni di programmazione, nei Dipartimenti e nei Consigli di classe: dubbi, criticità e diversa attribuzione di significato ai termini che conducono al processo per la valutazione degli studenti.
Valutare è un’operazione complessa a cui è chiamato il docente sulla base dei criteri condivisi con il Collegio dei docenti e in coerenza con i traguardi formativi definiti in fase progettuale, con le Indicazioni Nazionali e con il Curricolo di Istituto.
Crediamo che le pratiche valutative abbiano un forte impatto sulla qualità dell’apprendimento e possano influenzare significativamente l’esperienza degli studenti.
Il modello R.I.Z.A. e il Curricolo d'Istituto
Un’attività valutativa può dirsi formativa se il rendimento degli studenti è interpretato e utilizzato dai docenti e dagli studenti per prendere decisioni sui prossimi passi da compiere nel percorso formativo, in modo che risulti meglio fondato rispetto alle decisioni che si sarebbero prese in assenza di una valutazione formativa (P. Black & D. William, Developing the Theory of Formative Assessment. Educational Assessment, Evaluation and Accountability, 2009).
Seguendo questo modello di pensiero è nata la necessità di adottare il modello R.I.Z.A. (Risorse, Interpretazione, aZione, Autoregolazione) del prof. Roberto Trinchero, ordinario di Pedagogia sperimentale all’Università di Torino, per la stesura del Curricolo d’Istituto verticale, finalizzato alla progettazione per competenze.
Nel nostro Curricolo utilizziamo la definizione degli obiettivi di apprendimento declinati in un insieme di verbi specifici con un significato esplicito e condiviso, associabili a precisi processi cognitivi; così facendo si riducono considerevolmente i margini di ambiguità nella rilevazione delle prestazioni, siano esse note o non note. L’utilizzo di queste modalità valutative favorisce lo sviluppo di strutture di interpretazione, azione e autoregolazione nel processo di apprendimento dello studente.
Secondo la teoria del prof. Roberto Trinchero, in coerenza con i livelli ministeriali di competenza, un allievo si dimostra competente quando è in grado di mobilitare le sue Risorse per interpretare un problema posto dal docente, agire poi coerentemente per presentare una soluzione e, infine, autoregolarsi rispetto alle personali proposte fatte.
Strumenti e pratiche della valutazione formativa
Valersi di rubriche valutative pubbliche e condivise con gli allievi consente di rendere esplicite le attese del docente e al contempo permette allo studente di avere consapevolezza dell’obiettivo da raggiungere. Questo tipo di approccio porta il docente a dover restituire all’alunno dei feedback valutativi di riflessione condivisa, finalizzati al miglioramento.
Centralità dello studente e metodologie attive
Premesso ciò, il percorso intrapreso dal corpo docente ha richiesto, e continua a richiedere, ai docenti stessi un delicato e complesso lavoro di costruzione, di riflessione e auto-riflessione, di condivisione sia del processo che del prodotto documentale, partendo dalla definizione degli obiettivi di apprendimento, inseriti nel documento di valutazione, per poi procedere alla stesura delle Unità Formative, modello ideato dal prof. Alessio Tomassone, coordinatore dei progetti del Team Edurete, in seguito alle sperimentazioni nelle scuole dei modelli del prof. Roberto Trinchero, e delle Unità di apprendimento che guidano verso la valutazione periodica e finale in un’ottica formativa.
La valutazione, che riveste valenza formativa in termini di accompagnamento, riflessione e crescita, dovrebbe coincidere con l’azione di promozione del successo formativo degli alunni sempre dal punto di vista del miglioramento. In coerenza con quanto appena indicato, l’attività valutativa diventa essa stessa occasione di apprendimento, che riporta dunque al concetto secondo cui lo studente ha un ruolo attivo nel processo apprenditivo.
Considerata la centralità dello studente, protagonista del suo apprendimento, un ulteriore passaggio intrapreso dai docenti si sta attuando nella pratica didattica attraverso l’utilizzo di metodologie attive che richiedono all’alunno di porsi domande, di trovare soluzioni in situazioni esperienziali concrete e dunque la mobilitazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti che possono ri-utilizzare nella vita quotidiana.
Tecnologie a supporto della didattica inclusiva
A supporto di ciò, abbiamo integrato le tecnologie dell'informazione e della comunicazione come strumenti essenziali per sostenere una didattica più inclusiva e personalizzata. Questa scelta è stata guidata dal bisogno di rispondere ai diversi stili di apprendimento degli allievi e alle sfide in un contesto in rapido cambiamento tecnologico e digitale.
Uno dei principali strumenti adottati sono stati i Learning Object accessibili, risorse digitali modulari e interattive che facilitano l’apprendimento. I Learning Object sono progettati per essere flessibili e adattabili alle esigenze degli studenti, permettendo agli insegnanti di creare percorsi didattici personalizzati. In questo modo, ogni studente, indipendentemente dalle proprie abilità o fragilità, ha accesso a un apprendimento equo e inclusivo, rispettoso dei tempi e degli stili apprenditivi.
I Learning Object favoriscono l’apprendimento attivo e riflessivo, grazie a contenuti multimediali e attività interattive che coinvolgono gli studenti in modo diretto e in modo partecipativo. Questo approccio li aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie competenze, potenziando anche le capacità di autovalutazione, integrando rubriche di valutazione e feedback personalizzati, che forniscono agli studenti e alle studentesse indicazioni chiare sui loro progressi, strategie e soluzioni innovative.
Conclusioni e prospettive future
Il percorso intrapreso dal nostro Istituto è in continua evoluzione, è un processo dinamico, supportato da specialisti di settore nell’ambito formativo (prof. Alessio Tomassone, Edurete, e prof. Fabrizio Corradi, docente LUMSA) ed è finalizzato, attraverso la ricerca-azione, a rispondere ai reali bisogni dei nostri alunni.
Come scuola, infatti, abbiamo il dovere di offrire ai nostri alunni le risorse più opportune, permettendo loro di affrontare contesti sempre più complessi e in continuo mutamento.