L’elaborazione del curricolo secondo il modello RIZA
Un lento processo di condivisione, una preziosa occasione di sviluppo per la comunità scolastica
Nel 2019, all’I.C. De Amicis di Bergamo si poteva già apprezzare un curricolo verticale per competenze completo ed elaborato. Il documento era stato adottato nel 2012 e pensato dal Collegio dei Docenti a partire dalle competenze chiave per l’apprendimento permanente introdotte dal Parlamento Europeo e declinate secondo tre dimensioni: personale, sociale e cognitiva.
Nel corso degli anni, il curricolo era stato però via via aggiornato e rimaneggiato per rispondere alle diverse istanze di rinnovamento dettate dalla normativa italiana ed europea; inoltre, le esigenze dettate dalla pratica didattica nei tre diversi ordini di scuola richiedevano un’urgente revisione.
I nuovi docenti faticavano a comprendere ormai la logica dello strumento, poiché mancava un processo di elaborazione condivisa che stesse alla base dei processi di progettazione e valutazione: il curricolo e la valutazione degli apprendimenti adottati dall’istituto venivano vissuti come un sistematico modello a cui uniformarsi. Si sentiva l’esigenza di un cambiamento, motivo per cui nell’a.s. 2022/2023 il Collegio dei Docenti ha deliberato una serie di azioni per giungere all’elaborazione di un nuovo curricolo verticale. Inoltre, con urgenza, occorreva nel frattempo adeguare il curricolo alle ultime indicazioni e raccomandazioni:
- la “Raccomandazione del Consiglio europeo relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente del 2018”;
- il documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” del 2018;
- la legge 92/2019 “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” con le successive linee guida.
Il Collegio dei Docenti ha scelto di ri-costruire il proprio curricolo verticale per competenze adottando il modello R-I-Z-A del professor Roberto Trinchero.
È cominciato quindi un lento processo di trasformazione ed elaborazione (plan – do – check – act) in corso ancora oggi, per cui si è ritenuta fortemente importante e determinante la partecipazione di tutti i docenti all’elaborazione del documento affinché presupposti, metodologia e contenuti fossero noti e condivisi: la co-costruzione, infatti, diventa garanzia di condivisione da parte dei docenti.
I processi di condivisione, così intesi, richiedono tempo ed energie, ma garantiscono che il prodotto finale possa essere davvero espressione della realtà rappresentata e di chi la vive.
Nel modello adottato, ai traguardi di competenza proposti dalle Indicazioni Nazionali si arriva attraverso il raggiungimento di obiettivi definiti da descrittori di competenza basati sul modello Risorse-Interpretazione-aZione-Autoregolazione (RIZA). Le risorse sono le conoscenze, le capacità di base, gli atteggiamenti dell’allievo. Le strutture di interpretazione indicano come l’allievo “legge” ed assegna significato alle situazioni. Le strutture di azione indicano come l’allievo agisce in risposta ad un problema. Infine le strutture di autoregolazione definiscono il modo in cui l’allievo apprende dall'esperienza e cambia le proprie strategie in funzione delle sollecitazioni provenienti dal contesto.
I docenti hanno seguito un’iniziale formazione sull’apprendimento per competenze basato sul modello RIZA; quindi suddivisi in gruppi hanno lavorato per ordine e per area disciplinare / campo d’esperienza. Ogni gruppo ha formulato in forma operativa gli obiettivi specifici di apprendimento che concorrono al raggiungimento di ciascun traguardo disciplinare: ha cioè definito in modo chiaro la prestazione cognitiva che l’allievo deve compiere per poter dire di aver raggiunto l’obiettivo stesso, esplicitando i contenuti sui quali l’allievo si trova a lavorare. Tutti i gruppi hanno utilizzato un insieme ben definito di verbi specifici, che possono descrivere in modo esplicito, senza ambiguità, i processi cognitivi attivati:
- per l’Interpretazione i verbi utilizzati, descrittori di percezione, sono ad esempio Cogliere…, Identificare…, Scegliere…
- per l’aZione i verbi utilizzati, descrittori di esecuzione, sono ad esempio Calcolare…, Eseguire…, Produrre…
- per l’Autoregolazione i verbi utilizzati, descrittori di riflessione, di capacità metacognitive, sono ad esempio Argomentare…, Chiarificare…, Trovare errori…
Ogni obiettivo viene formulato utilizzando verbi di tutte e tre le tipologie di prestazione.
Esempio
Disciplina: italiano
Classe: prima primaria
Traguardo di competenza (Ind. Naz.): L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Obiettivo generale al termine della classe terza (Ind. Naz.): Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta.
Obiettivo specifico in forma operativa:
- INTERPRETAZIONE
Scegliere le informazioni da narrare. Individuare l’ordine cronologico dei fatti e rispettarlo nell’esposizione - AZIONE
Formulare frasi per raccontare storie o esperienze. Descrivere le proprie esperienze rispettando l’ordine temporale degli eventi. - AUTOREGOLAZIONE
Chiarificare, al bisogno, la propria narrazione.
Questo modello di operazionalizzazione della competenza, noto appunto come modello R-I-Z-A (Risorse-Interpretazione-aZione-Autoregolazione), descrive una competenza sulla base dei processi che sottendono l’interpretazione del compito, le procedure per affrontarlo, la riflessione sulle proprie interpretazioni ed azioni, mobilitando in questi tre momenti le risorse cognitive opportune in termini di conoscenze, abilità/capacità, atteggiamenti, valori.
In questa cornice operativa, i fondi del PNRR hanno rappresentato per l’Istituto una preziosa occasione per creare comunità.
È, infatti, in corso la revisione per ordine e in verticale del curricolo in modo da uniformarne ulteriormente lessico e modalità di stesura. Tale processo è stato affidato a un gruppo ristretto di docenti, rappresentativi di tutti e tre gli ordini ed esperti di diversi ambiti disciplinari, che stanno lavorando al compito come Comunità di pratica formata da docenti, con il compito di promuovere la ricerca, la produzione, la condivisione, lo scambio dei contenuti didattici digitali, delle strategie, delle metodologie e delle pratiche innovative relative al curricolo, con particolare attenzione al curricolo digitale, con l’ausilio dei fondi messi a disposizione - per l’azione appena declinata - dal PNRR 66/2023.
Per quanto concerne i processi valutativi, parallelamente agli incontri laboratoriali per la stesura del curricolo, il Collegio dei Docenti ha partecipato alla formazione relativa alla progettazione/valutazione per competenze secondo il modello Riza: la valutazione degli apprendimenti è la conclusione di un percorso di apprendimento basato su UF-UDA-PDC (unità formative-unità di apprendimento-prove di competenza).
Le esperienze di apprendimento progettate dai docenti per il raggiungimento degli obiettivi specifici inseriti nel curricolo vengono sistematizzate in unità di apprendimento, a loro volta raggruppate in unità formative, al termine delle quali è possibile prevedere prove di competenza con relative rubriche valutative per competenze. Nelle unità di apprendimento gli obiettivi sono desunti dal curricolo Riza e formulati secondo le strutture di Interpretazione-Azione-Autovalutazione.
Il Collegio dei Docenti progetta e realizza unità formative per gli obiettivi che intende perseguire e valutare, mettendo in condivisione le unità formative preparate con i colleghi in modo da avere un repertorio, una rosa di proposte, a cui fare riferimento per la pratica didattica e la valutazione.
Sempre grazie ai fondi del PNRR, la comunità di pratiche sta ragionando alla formulazione di un nuovo curricolo digitale, in sostituzione di quello già presente, basato sul documento Digicomp 2.2 e, insieme, sul modello Riza.
L’elaborazione del curricolo verticale di Educazione Civica secondo il modello Riza è invece già iniziata, ad opera di un gruppo di lavoro nato all’interno del “Laboratorio di formazione sul campo”, sempre nell’ambito delle azioni del PNRR 66/2023.
Ricorrendo ancora una volta al modello operativo del ciclo di Deming, il Collegio è al momento impegnato nella fase della verifica degli strumenti predisposti, al fine di accogliere e personalizzare il più possibile gli strumenti a disposizione, renderli aderenti alla realtà didattica e promuovere la costante interazione tra i riscontri e il miglioramento del sistema, operando ove necessario dei correttivi.
È, come si è detto, un lungo processo, che richiede tempo, motivazione ed energie, ma che sta apportando significativi benefici in termini di condivisione del lavoro dei team e nella costruzione di un forte senso di appartenenza alla comunità scolastica.