"La stagione dell'acqua"
Alle porte delle Dolomiti, nel territorio feltrino in provincia di Belluno, gli studenti dell’I.C. “Fonzaso e Lamon” e dell’Istituto Canossiano di Feltre, Liceo STEM, hanno partecipato ad un progetto di educazione ambientale ideato e realizzato da Dolomiti Lab S.r.l. Impresa Sociale, organizzazione che gestisce Dolomiti Hub, spazio di innovazione sociale con sede a Fonzaso, creato nel 2020 da un processo partecipato di rigenerazione di un opificio.
Con il titolo “La stagione dell’acqua”, l’iniziativa è nata in adesione al bando FORMAT 2022, emanato da Fondazione Cariverona, e dedicato all’educazione ambientale, con l'obiettivo di far riflettere le giovani generazioni, le famiglie e le istituzioni, pubbliche e private, in merito alla tutela della più importante tra le risorse ambientali, ovvero l’acqua.
Questa partecipazione allargata e il coinvolgimento di tanti studenti e docenti delle due scuole, è servita per raggiungere l’obiettivo di educare i giovani del territorio ai nuovi paradigmi della sostenibilità, nella cornice internazionale dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e nel quadro europeo dal Green Deal, il piano d'azione UE per l'inquinamento zero di aria, acqua e suolo entro il 2050.
La partecipazione ha riguardato anche le famiglie degli alunni, sensibilizzati dagli stessi sui contenuti fondamentali del progetto al fine di rafforzare la presa di coscienza di un necessario e urgente cambio di passo nei confronti delle politiche ambientali.
Gli allagamenti che hanno colpito il Nord Italia negli ultimi anni sono solo gli ultimi episodi di una lunga serie. Periodi di siccità, eventi meteorologici estremi e forti mareggiate ricordano, anche nei territori locali, che è in atto un cambiamento climatico a livello globale e hanno spinto Dolomiti Hub a mettere la risorsa idrica al centro del percorso educativo.
La solidarietà, che si manifesta ogni volta che il nostro territorio nazionale è devastato da calamità naturali, è un comportamento virtuoso di persone che, prima di tutto, condividono una consapevolezza irrinunciabile: occorre fare prevenzione attraverso uno stile di vita sostenibile e una manutenzione ordinaria del territorio.
Il progetto si è articolato nell’implementazione di un percorso di formazione, sia in aula che all’aperto, con lezioni e laboratori, prevedendo la sperimentazione di una serie di strumenti didattici innovativi, molti dei quali ispirati a metodologie di apprendimento legate alla sfera dell'educazione non formale, informale, esperienziale, del cooperative learning e del learning by doing.
Dopo una formazione iniziale dei docenti, sono iniziati gli incontri con esperti formatori di associazioni nazionali, ricercatori ambientali e scienziati che hanno tenuto lezioni in classe sui temi dell’Agenda 2030, della sostenibilità, dell’attivismo ambientale e sugli obiettivi di sviluppo sostenibile legati all'acqua, concentrandosi sul legame tra acqua, clima e diritti umani, con il fine di far comprendere i legami tra le grandi questioni ambientali globali e le comunità locali.
Con questo progetto gli alunni hanno avuto anche l’opportunità di conoscere gli ecosistemi idrici locali presenti nell’area in cui vivono e nelle zone vicine, grazie ad una visita al Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino di Castrozza.
Rilevante in quest’ambito è stata la sperimentazione di attività didattiche in peer education tra gli studenti del Liceo STEM dell’Istituto Canossiano di Feltre e quelli dell’I.C. “Fonzaso e Lamon”. Guidati da biologi ambientali, l’iniziativa ha consentito di creare consapevolezza diffusa tra le giovani generazioni intorno al tema dell’acqua nel feltrino, attraverso la mappatura dello stato di salute e di inquinamento degli ecosistemi di acqua dolce e dei corsi d’acqua.
Gli studenti sono stati motivati, attraverso attività laboratoriali, a ideare progetti di gruppo per contribuire ad affrontare i bisogni locali in materia ambientale: il risultato è rappresentato da un podcast scientifico e un sito per segnalazioni ambientali (Liceo) e in poster artistici, contenenti messaggi di sensibilizzazione ambientale per gli adulti (Istituto Comprensivo).
Le idee degli studenti verranno presentate alla comunità locale e al pubblico in eventi finali di restituzione del percorso, con un messaggio ben preciso: le giovani generazioni non sono soggetti passivi di momenti formativi, ma diventano protagoniste di una riflessione pubblica sulla risorsa idrica a livello locale.
Oltre alle azioni previste per le scuole, nell’ambito del progetto saranno realizzati anche laboratori educativi durante il Centro Estivo di Fonzaso, cineforum a tema ambientale presso Dolomiti Hub e giornate partecipate di pulizia di argini e piccoli corsi d’acqua.
La forza del progetto è stata la partecipazione di tanti soggetti, istituzionali e privati, riuniti in una rete articolata di partner, formata sia da realtà di rilevanza nazionale sia da organizzazioni ed enti di riferimento locale. Tra i primi, si ricordano l’Associazione NeXt Nuova Economia per Tutti, che promuove l’economia civile e cura i laboratori di progettazione sociale, l’Associazione Water Grabbing Observatory, che riunisce al proprio interno ricercatori e giornalisti attivi nel campo della divulgazione e advocacy ambientale, e Talking Nat, che si occupa dei podcast ambientali.
Un ringraziamento per la preziosa collaborazione anche all’Ente Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino e all’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
Il sostegno della comunità territoriale è stato assicurato dal partenariato dell’Unione Montana Feltrina e dei Comuni di Arsiè, Fonzaso, Lamon e Sovramonte.
Tra le organizzazioni locali interessate, si citano l’ASD Liberi Pescatori Lago di Corlo e Cismon, il Gruppo Natura Lentiai, la Cooperativa 19, il Coordinamento associazioni volontariato protezione civile del feltrino e il Gruppo Alpini Fonzaso.
Chi scrive, nella sua qualità di dirigente dell’I.C. “Fonzaso e Lamon”, insieme a Stefano Serafin, che dirige l’Istituto Canossiano di Feltre, vuole sottolineare il valore di questa esperienza educativa, che ha consentito di coinvolgere gli alunni in un percorso di crescita personale per la piena consapevolezza dell’importanza strategica dell’acqua nella società globale e nella comunità locale, oltre a costituire un’occasione fertile di collegamento tra il mondo della scuola e la società civile in una straordinaria esperienza di partecipazione e condivisione.