Incontro ministro sindacati, i temi in discussione e i tempi del confronto

05.10.2016 20:24
Categoria: Buona scuola

Organici, mobilità e gestione del personale, contratto: sono questi i temi individuati come prioritari nell’incontro con la ministra Giannini del 4 ottobre. Non ci si attendevano certo soluzioni immediate per le numerose questioni sul tappeto, tuttavia l’atteggiamento è stato di disponibilità ad approfondirle in incontri successivi, dei quali si è indicato un calendario di massima, con interessanti aperture sulla richiesta di consolidamento in organico di diritto di un rilevante numero di posti dell’organico di fatto dei docenti (circa 25.000) e dell’assunzione a tempo indeterminato di circa 8.000 unità di personale ATA.

In entrambi i casi, e precisando che per i docenti si fa riferimento sia a posti comuni che di sostegno, si tratterebbe di un passo concreto in direzione di una maggiore stabilità e continuità delle risorse di organico per le scuole. Al riguardo, la ministra ha fatto riferimento all’imminente varo della legge di stabilità per il 2017, nella quale le misure annunciate dovrebbero trovare la necessaria copertura. Altro impegno che risponde a una nostra ripetuta richiesta è quello di bandire quanto prima il concorso per il profilo di DSGA.

Per quanto riguarda la mobilità, abbiamo naturalmente posto anzitutto l’accento sulle questioni ancora aperte dopo gli esiti travagliati delle operazioni di trasferimento, che oltre a penalizzare in molti casi ingiustamente diversi insegnanti hanno influito pesantemente sul regolare avvio dell’anno scolastico. Ne è parsa consapevole anche l’Amministrazione, che anzitutto ha proposto di anticipare i tempi per la contrattazione sulla mobilità 2017/18; non riscontrandosi la disponibilità al totale rifacimento delle operazioni, abbiamo ribadito fermamente la nostra richiesta di sanare comunque tutte le situazioni non risolte in sede conciliativa, perché non è pensabile che sia resa permanente e irrimediabile la lesione di diritti individuali.

In tema di mobilità si affronterà anche la controversa questione della cosiddetta “chiamata diretta”, su cui resta per la Cisl Scuola l’esigenza di un complessivo ripensamento e di conseguenti modifiche da apportare a un meccanismo di incrocio fra domanda e offerta professionale inutilmente farraginoso, penalizzante per i docenti - che vedono venir meno il diritto alla certezza e stabilità della propria sede di lavoro - senza che tutto questo produca alcun significativo effetto di miglioramento alla qualità ed efficacia dell’offerta formativa.

Ovviamente si tratta di un obiettivo che travalica l’ambito del confronto al MIUR, dovendo necessariamente contemplare l’ipotesi di modifiche legislative a nostro avviso opportune e necessarie, che potrebbero rivelarsi più facilmente praticabili proprio intervenendo nella fase in cui le discusse modalità di assegnazione della sede si applicano a una platea relativamente ristretta. Nel frattempo, poiché nei mesi estivi la materia era stata oggetto di una lunga trattativa, arenatasi proprio quando l’obiettivo di un’intesa volta a garantire oggettività e trasparenza delle procedure pareva quasi raggiunto, si è convenuto di riprendere il confronto dal punto in cui si era interrotto tentando di portarlo a positiva conclusione.

La questione contratto, anch’essa legata a fattori che investono le responsabilità del Governo nel suo complesso, primo fra tutti quello delle risorse economiche da destinare a una significativa rivalutazione del lavoro pubblico, ci vedrà riproporre l’obiettivo di ricondurre alla disciplina negoziale tutte le questioni legate agli aspetti giuridici ed economici del rapporto di lavoro e su cui anche l’applicazione della legge 107 ha prodotto inaccettabili invasioni di campo. Anche l’Amministrazione è sembrata essere più consapevole dell’utilità di un confronto che favorendo l’individuazione di soluzioni condivise può produrre effetti positivi per una corretta gestione di problematiche complesse come quelle che investono l’organizzazione del lavoro nella scuola.

La data del 20 ottobre, entro la quale dovrebbero concludersi i lavori di messa a punto del "ddl stabilità 2017", è stata indicata dalla ministra Giannini come quella da cui potrebbe prendere avvio la serie degli incontri da mettere in calendario.