Bonanni: "Non confondere la violenza con il diritto di manifestare"

18.10.2011 14:42

"Bisogna trovare soluzioni per chi è violento, non per le manifestazioni". Lo ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando, questa mattina a Genova a margine della conferenza dei soci e delegati Filca Cisl, la proposta del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, di vietare i cortei nel centro di Roma per un mese. "Bisogna trovare soluzioni perché non ci sia violenza ma" - ha sottolineato Bonanni - "non bisogna accostare la violenza alle manifestazioni perché di questo passo è chiaro che si vieterebbero tutte e noi siamo contrarissimi a che questo avvenga".
"La libera manifestazione - ha aggiunto il leader della Cisl - è per noi assolutamente importante; chiunque voglia manifestare deve avere la possibilità di farlo".
"Non bisogna mischiare queste vicende con la violenza perché la violenza è un'altra storia", ha precisato Bonanni.
Quanto poi all'attuale situazione politica, il Segretario Generale della Cisl è tornato a ripetere: "Il governo attuale non funziona, non sa dare risposte, non ha la fiducia della gente e quindi è inutile. Non è un problema di stare contro o a favore di qualcuno, è la constatazione di ogni cittadino italiano di fronte ad una situazione così inedita come quella che stiamo vivendo. Bisogna recuperare responsabilità e fare un accordo sulle questioni essenziali per mettere in sicurezza l'Italia. L'Italia - ha sottolineato Bonanni - sta soffrendo moltissimo rispetto ai mercati internazionali che possono dare un giudizio definitivo che ci costerebbe davvero l'impossibilità di andare avanti. Bisogna inoltre trovare l'accordo su quattro questioni essenziali, il debito, la crescita, la questione fiscale e mettere mano a tutti i veti che ci sono sulle infrastrutture energetiche. I partiti devono trovare questa soluzione".

Infine, commentando il forum svoltosi ieri a Todi, ha concluso: "Non stavamo lì per discutere di partiti: sono i partiti attuali che sono saltati rispetto alle persone e che vedono i fantasmi, ipotizzando la nascita di un partito dei cattolici. Eravamo riuniti per dare più voce ai cittadini che sono stufi di essere strumentalizzati".

Secondo Bonanni, parlano di partito cattolico "i partiti di destra e di sinistra per evitare che si discuta dei loro problemi".