Valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Chiarimenti e precisazioni ministeriali

26.01.2009 18:10

In attesa del "regolamento sulla valutazione", il MIUR ha emanato la circolare n. 10 del 23.1.2009 che puntualizza norme e criteri in materia di "valutazione degli apprendimenti e del comportamento" degli alunni della scuola primaria e secondaria (di primo e secondo grado).

In particolare:

  • la "valutazione del comportamento" per gli studenti delle scuole di istruzione secondaria di I e II grado - che concorre alla valutazione complessiva dello studente - è prevista con voto in decimi;
  • la "valutazione del comportamento" per gli alunni della scuola primaria è confermata con giudizio sintetico o analitico;
  • la scelta delle modalità per la valutazione in itinere e per la predisposizione del documento di valutazione è demandata all'autonomia delle istituzioni scolastiche;
  • la votazione relativa alle discipline nella scuola primaria è espressa in decimi, ma accompagnata da un giudizio globale di maturazione raggiunto dall'alunno;
  • l'eventuale non ammissione alla classe successiva o all'esame di stato del I ciclo è decisa dal Consiglio di Classe, con votazione a maggioranza;
  • detta eventuale non ammissione è stabilita - per la scuola primaria - dai docenti della classe, con votazione unanime e per casi eccezionali.

E' demandata all'autonomia delle istituzioni scolastiche, dunque, la predisposizione dei documenti valutativi e soprattutto delle modalità di valutazione in itinere.  Anche i docenti della secondaria di I grado potranno accompagnare la valutazione in decimi con  giudizi sintetici o analitici.

Ovviamente è demandato ai docenti di classe anche l'uso, nella pratica quotidiana, dell'espressione del voto in decimi.

La circolare, purtroppo, ancora nulla chiarisce sulla "certificazione delle competenze", rinviando detto aspetto ad altro provvedimento che le scuole ormai attendono da tempo, aspetto che rappresenta per i docenti la reale difficoltà operativa, soprattutto in considerazione sia dei pochi e sporadici strumenti che l'Amministrazione ha finora fornito loro sia dell'oggettiva impraticabilità di valutare in decimi i traguardi delle competenze.