SCIOPERO GENERALE 17 MAGGIO 2019

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Inviata la proclamazione di sciopero

Nel pomeriggio di giovedì 4 aprile, preso atto dell'impossibilità di concludere positivamente il tentativo di conciliazione svoltosi nella mattinata al Ministero del Lavoro (vedi comunicato unitario riportato sotto) sono state inviate due distinte note per la proclamazione delle annunciate azioni di lotta. In allegato:

  • la nota unitaria di Flc Cgil, Cisl FSUR, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda-Unams relativa alla proclamazione dello sciopero generale per l’intera giornata del 17 maggio 2019 di tutto il personale del comparto dell’Istruzione e della Ricerca;
  • la nota unitaria di Flc Cgil, Cisl FSUR, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda-Unams relativa alla proclamazione dello sciopero, con astensione di tutte le attività non obbligatorie previste dal CCNL, del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e collaboratore scolastico della scuola.

Conciliazione fallita, si va allo sciopero

"Dall’incontro che si è svolto oggi al Ministero del Lavoro non sono emersi elementi che consentano di ritenere concluso positivamente il tentativo di conciliazione. Nessuna risposta di merito è venuta alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca, non essendovi stata peraltro la possibilità di procedere ad un approfondito esame delle questioni oggetto della mobilitazione. Le cinque organizzazioni sindacali prendono atto dell’annunciata apertura, a partire da lunedì 8 aprile - data nella quale è previsto l’incontro con il Ministro - di un tavolo di confronto al massimo livello politico del MIUR, proposta rispetto alla quale affermano piena disponibilità perché rispondente a un’esigenza da tempo rappresentata, ma confermano, in assenza di impegni puntualmente riscontrabili, la volontà di procedere alla proclamazione di iniziative di lotta articolate in astensione dalle attività non obbligatorie e in uno sciopero generale di tutti i lavoratori del comparto istruzione e ricerca per l’intera giornata del 17 maggio 2019".

Roma, 4 aprile 2019

Flc CGIL Francesco Sinopoli
CISL FSUR Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi
SNALS Confsal Elvira Serafini
Gilda UNAMS Rino Di Meglio

La richiesta di conciliazione e le ragioni della mobilitazione

Conclusi gli attivi unitari, articolati nei tre incontri interregionali di Napoli (22 marzo), Venezia (28 marzo) e Roma (29 marzo), i cinque maggiori sindacati del comparto Istruzione e Ricerca compiono il passaggio che prelude alla proclamazione di azioni di lotta, inviando la richiesta di tentativo di conciliazione ai soggetti interessati: MIUR, Funzione Pubblica, Commissione di Garanzia. L'invio è avvenuto nel pomeriggio di oggi, 29 marzo, e ora si attende di vedere quale sarà il riscontro, in base al quale seguiranno le decisioni di un inasprimento della vertenza.
A chiamare in causa con forza il ministro Bussetti è stata ieri, in chiusura della riunione di Mestre cui partecipavano le regioni del nord Italia, la segretaria della Federazione Scuola, Università e Ricerca CISL, Maddalena Gissi. "La procedura di conciliazione che chiediamo di attivare - ha voluto chiarire - non è una messinscena, l’obiettivo è di aprire un confronto vero e serio. Questo ministro torni a rapportarsi come nella fase iniziale del suo mandato, quando ci era parso che potesse proseguire il clima positivo di relazioni sindacali avviato nella precedente Legislatura dalla ministra Fedeli. L’agenda delle nostre rivendicazioni è puntuale e chiara, se il ministro ha la possibilità e la volontà di dare risposte lo faccia. Ci dica se è in grado di impostare un atto di indirizzo per il rinnovo del contratto, ci dica se il Governo è pronto ad aprire un grande dibattito sull’autonomia regionale coinvolgendo anche le parti sociali. Questo gli chiediamo. Ma se risposte non ce ne saranno, sappia che la mobilitazione farà il suo corso, e nessuno potrà parlare di uno sciopero proclamato ‘a prescindere’, men che meno di uno sciopero politico per mettere in difficoltà un Governo. Sarà, come sempre è stato per noi, uno sciopero con obiettivi precisi e chiari, nella migliore tradizione e cultura del sindacalismo scolastico italiano”.