Insegnanti, famiglie, società insieme per "un abbraccio alla nostra scuola". A partire da Palermo, iniziative in tutta Italia

10.04.2018 11:04

Un abbraccio alla scuola. Un gesto di affetto che va oltre la solidarietà verso gli insegnanti colpiti nei giorni scorsi da atti di violenza, per sottolineare la necessità di rafforzare l’indispensabile alleanza tra scuola, famiglie, società. È questo l’invito lanciato oggi a Palermo da Maddalena Gissi, nel corso di una iniziativa della Cisl e della Cisl Scuola che già dal titolo richiama il legame della scuola col territorio e con la comunità e che vede la presenza, fra gli altri, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dell’assessore regionale Roberto Lagalla, di Maria Luisa Altomonte, dirigente generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia e del segretario confederale Cisl Piero Ragazzini.
Il nuovo contratto assume per la prima volta la definizione di scuola come comunità educante. Un’idea, un modello di scuola molto diverso da quelli a lungo vagheggiati negli anni scorsi - ha detto la segretaria generale della Cisl Scuola - improntati a dirigismo, individualismo, esasperata concorrenzialità, con riflessi evidenti anche in tanta produzione legislativa. Modelli che sono lontani anni luce dalla nostra idea di scuola, e anche di società. Tuttavia parlare di comunità educante significa ragionare non solo dell’istituzione scolastica, ma del contesto in cui è inserita e per il quale agisce. In quest’ottica è necessario ragionare anche quando accadono vicende come quella della settimana scorsa, proprio qui a Palermo, con genitori che aggrediscono un insegnante. Solo l’ultimo, purtroppo, di una serie di episodi per i quali non basta la condanna, occorre fare qualcosa di più”.
Diciamolo con chiarezza - prosegue la Gissi - il problema non è della scuola, il problema è di una società che sta progressivamente perdendo il senso di quella funzione educativa che non è soltanto delle istituzioni finalizzate esplicitamente a questo scopo, ma anche di tutti gli attori che hanno il dovere e la responsabilità di prendersi una qualche forma di cura delle nuove generazioni, cioè dei propri figli, cioè del futuro. Questo è un compito di tutti: di ogni adulto, di ogni gruppo, di ogni istituzione, di ogni attore che ha potere di influenza su idee, modelli e stili di vita dei giovani. Se non si sviluppa questa consapevolezza, la scuola resterà sempre più sola e impotente”.
Ecco allora l’idea di una manifestazione che renda concretamente visibile il concetto di una comunità che si raccoglie attorno alla sua scuola, per incoraggiarla e sostenerla nel suo difficile compito: la proposta lanciata dalla Cisl è quella di dar vita a momenti in cui insegnanti, studenti, genitori, cittadini circondino fisicamente la propria scuola, stringendola in un abbraccio solidale e affettuoso.
Lo faremo oggi qui, a Palermo - dice la Gissi - ma l’idea è di diffondere l’iniziativa nei prossimi giorni in tutto il Paese; ho chiesto alle mie strutture territoriali di contattare soprattutto le associazioni dei genitori, di promuovere il coinvolgimento degli studenti e delle altre organizzazioni sindacali. Tra pochi giorni si vota per il rinnovo delle RSU, ogni sigla sindacale è impegnata nella campagna elettorale per le proprie liste, per questo sarebbe ancor più significativo lanciare sul tema dell’alleanza fra scuola, famiglia e comunità sociale un segnale di unità della categoria che tutti insieme rappresentiamo”.

Roma, 10 aprile 2018

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