Se non riesci a visualizzare correttamente questa newsletter clicca qui.

Anno VII - n. 11 - 19 marzo 2018

In questo numero

Cosa bolle in pentola
- Nel contratto l'impegno a ridurre lo stress lavorativo

In cartella
- Dentro il nuovo CCNL: si contratta il bonus?
- Che succede quando l'accordo non si trova
- I compiti del responsabile della gestione amianto nelle scuole

- Nuovo bando bonifica amianto

Note sindacali
- Presidenza commissioni d'esame, ingiustificato diniego

Iniziative

Cosa bolle in pentola

Nel contratto l'impegno a ridurre lo stress lavorativo

Assistiamo ad episodi ricorrenti che vedono come protagonista il personale della scuola: episodi in cui i genitori aggrediscono gli insegnanti e i dirigenti scolastici e gli insegnanti picchiano gli allievi. Il tutto accompagnato da una conflittualità che si sposta nelle aule dei tribunali come mai avvenuto prima, in un clima che tende a considerare inefficaci meccanismi deflativi e di negoziazione, che confonde la rappresentanza sindacale con quella legale, le vie di fatto al dialogo, la reazione scomposta ed inammissibile alla professionalità e alla mediazione didattica e relazionale.
Il conflitto e il disagio sembrano attraversare la nostra scuola, un disagio che investe tutti gli attori, che spesso esprime un alto livello di stress e si traduce anche in casi frequenti di burn out.
Sono venti di conflittualità che non investono solo la scuola ma l’intera società. Secondo dati Censis, l’87,3% dei millennials pensa che sia molto difficile l’ascesa sociale, in un Paese “caratterizzato da un lungo ciclo di sviluppo senza espansione economica”, in cui “il futuro è rimasto incollato al presente”, in cui cresce il rancore e proliferano sovrastrutture formali e complicazioni gestionali alle quali la digitalizzazione crescente non sembra porre rimedio, anzi.
Allora il concetto opposto a quello di burn out - e che diviene un orizzonte - è quello del benessere, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito come uno “stato nel quale una persona può realizzarsi, superare le tensioni della vita quotidiana, svolgere un lavoro produttivo e contribuire alla vita della propria comunità”. Il benessere è una dimensione dinamica, un processo di regolazione continua, che non può essere lasciato solo alle risorse del singolo ma richiede - soprattutto nella scuola - l’intenzionale costruzione di luoghi in certa misura inattuali, luoghi in cui sia difesa la possibilità di ritrovare significati positivi nell’azione quotidiana, in cui siano possibili alleanze più che antagonismi.
In un ambiente che si qualifica orientato all’apprendimento, occorre trovare un giusto equilibrio tra l’attenzione alla persona e al compito da realizzare, e nello stesso tempo creare valore pubblico e cittadinanza. La tutela dello stato di salute dei lavoratori è un obbligo previsto dal Decreto legislativo 81/2008; nella Valutazione dei rischi sono compresi quelli dovuti a stress lavoro correlato. Tuttavia siamo convinti che un valido contributo alla prevenzione sia da individuare nel presidio del tessuto culturale che anima l’ambiente scolastico, nella formazione, nell’esistenza di strumenti di interpretazione le cui parole chiave siano accoglienza, trasparenza, condivisione di regole, chiara definizione di responsabilità, valorizzazione e riconoscimento dei contributi che ognuno può apportare.
La riduzione dei fattori di stress e la creazione di idonee condizioni di lavoro chiama in causa tuttavia una molteplicità di dimensioni personali e sociali e una molteplicità di soggetti e di responsabilità a tutti i livelli, da quello legislativo a quello amministrativo. Sono responsabilità alle quali nessuno può sottrarsi. Se da un lato la Cisl Scuola ha diffidato, con le altre organizzazioni sindacali, i dirigenti degli USR che non provvedono alla valutazione del rischio dello stress lavoro correlato per i dirigenti scolastici, dall’altro ha valutato positivamente l’azione del MIUR per rivedere i Patto educativo di corresponsabilità. Inoltre nella recente ipotesi di contrato collettivo nazionale le parti sociali hanno utilizzato lo strumento peculiare dell’azione sindacale, la contrattazione, per sottolineare la centralità dell’ambiente di lavoro e la specificità della scuola.
In tal senso è significativo l’aver fortemente voluto l’inserimento dell’art. 24 sulla Comunità educante “informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, approvata dall’ONU il 20 novembre 1989, e con i principi generali dell’ordinamento italiano”.
Si tratta di un approccio che intende sostenere una visione diversa da quella divisiva, competitiva e caratterizzata da efficientismo formale. Il dirigente scolastico, immerso nella dimensione della comunità educativa, è punto di riferimento per una leadership che sostiene il senso di efficacia collettiva e la sensazione di tutto il personale scolastico di contribuire al raggiungimento di obiettivi comuni. La costruzione di una leadership distribuita è una delle soluzioni da sostenere per ridurre lo stress lavorativo dei dirigenti scolastici.I sindacati, in assenza di fondi che consentissero un progetto immediato, hanno tuttavia condiviso una dichiarazione congiunta in cui “le parti si impegnano a prevedere una fase istruttoria che consenta di acquisire ed elaborare tutti gli elementi utili ad individuare forme e strumenti di valorizzazione nell’ottica dello sviluppo professionale dei docenti”. Ma sono anche stati introdotti alcuni elementi specifici sul versante della regolazione dei rapporti di lavoro. La conciliazione dei tempi di vita e lavoro è al centro dell’azione dell’Organismo paritetico per l’innovazione (art.9) mentre nella contrattazione nell’istituzione scolastica saranno esaminati i riflessi che l’informatizzazione produce sulla qualità del lavoro del personale e i criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare.
Tra gli oggetti di contrattazione sono stati inseriti anche i criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio (cosiddetto diritto alla disconnessione). Accanto alla contrattazione è stato introdotto il Confronto, ulteriore modalità di partecipazione sindacale: “il confronto è la modalità attraverso la quale si instaura un dialogo approfondito sulle materie rimesse a tale livello di relazione, al fine di consentire ai soggetti sindacali di esprimere valutazioni esaustive e di partecipare costruttivamente alla definizione delle misure che l'amministrazione intende adottare”. Uno degli oggetti del confronto sarà proprio la “promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo e individuazione delle misure di prevenzione dello stress lavoro- correlato e di fenomeni di burn-out”. Identica attenzione alla prevenzione di fenomeni di stress lavoro correlato e di burn out dovrà evidentemente essere posta nel prossimo rinnovo del contratto delle aree dirigenziali del comparto Istruzione e ricerca. Riteniamo tuttavia che debbano essere richiamate anche responsabilità del Parlamento e dell’Amministrazione. Molto del disagio che i dirigenti vivono deriva dalla insostenibile sovrapposizione di norme e disposizioni, dall’accanimento burocratico e dalla difficoltà a individuare compiti e responsabilità in un’organizzazione del lavoro sempre più disorganica e poco attenta alla specificità della scuola.

In cartella

Dentro il nuovo CCNL: si contratta il bonus?
di Antonia Carlini

Proseguiamo il nostro esame delle principali novità introdotte dal recente CCNL Scuola, che chiamano in causa i processi organizzativi della scuola e le azioni professionali del dirigente. In questo numero di Dirigenti News, ci occupiamo dei criteri generali per la determinazione dei compensi per la valorizzazione del personale, compreso il bonus per il riconoscimento del merito che, in quanto compensi accessori e ai sensi dell’art.45 del TU 165-2001, sono rientrati tutti nell’alveo delle materie oggetto di contrattazione elencate nell’articolo 22 del contratto.

I criteri per il bonus in contrattazione: limitazione od opportunità per il dirigente?
Il bonus premiale, dunque, sarà oggetto di contrattazione, sia pure limitatamente ai criteri da adottare per la determinazione dei compensi: una limitazione al potere di gestione e di valorizzazione delle risorse del dirigente o l’opportunità di coinvolgere i diversi attori sindacali nelle scelte organizzative operate per il miglioramento e per l’innovazione in atto nella scuola?
L’apertura dell’articolo 22, in qualche modo, fuga ogni dubbio in tal senso, laddove finalizza la contrattazione integrativa all’incremento la qualità dell’offerta formativa a al sostegno dei processi di innovazione in atto nella scuola, anche mediante la valorizzazione delle professionalità coinvolte.
Quindi è impegno comune delle diverse componenti presenti al tavolo negoziale, per altro richiamato in più passaggi nel testo contrattuale, formulare proposte, sostenere posizioni e assumere scelte che siano coerenti con le priorità di miglioramento che la scuola si è data a seguito dell’autovalutazione e che siano funzionali al raggiungimento degli obiettivi di processo annuali previsti in termini di target. La seduta negoziale, al di là dei vincoli di finalizzazione richiamati, dal punto di vista organizzativo, costituisce un momento significativo di promozione di processi partecipativi e decisionali allargati, di aggregazione di consensi e di alleanze intorno alla strategia di miglioramento della scuola. Strategia tradotta in termini di azioni didattiche e organizzative, riconducibili alla qualità dell’insegnamento, all’attività di ricerca per l’innovazione e di coordinamento didattico e organizzativo, ossia a quelle dimensioni rispetto alle quali il Comitato di valutazione definisce i criteri qualitativi per la valutazione delle pratiche documentate dal docente, mentre la contrattazione stabilisce i criteri quantitativi (i pesi delle dimensioni ad esempio) per la determinazione dei compensi.

Che succede quando l'accordo non si trova

Nell'ipotesi di nuovo contratto per il comparto istruzione e ricerca, di cui non dovrebbe tardare molto la firma definitiva, vengono complessivamente valorizzate le relazioni sindacali, in linea con le indicazioni e gli obiettivi contenuti nell'intesa di palazzo Vidoni del 30 novembre 2016, punto di riferimento per tutti i rinnovi contrattuali dei comparti pubblici. Una scelta che investe tutti i livelli negoziali, ivi compreso quello delle singole istituzioni scolastiche, nel quale spetta al dirigente scolastico svolgere il ruolo della "parte pubblica".
Più volte abbiamo espresso la convinzione che le relazioni sindacali, attraverso le modalità e gli strumenti puntualmente declinati nel testo del contratto, costituiscano un'opportunità per affrontare e risolvere in modo positivo le dinamiche proprie di un ambiente di lavoro particolarmente complesso come quello scolastico, nel quale si intrecciano prerogative e competenze di  soggetti diversi, favorendo la composizione e la prevenzione di tensioni e conflitti.
In questo senso si è sempre orientata anche la nostra pratica delle relazioni sindacali, nel segno di una partecipazione costruttiva e responsabile che costituisce una precisa scelta di comportamento.
Non può tuttavia escludersi l'eventualità che il negoziato fra le parti possa non approdare a un'intesa, su materie rimesse a disciplina contrattuale. Su tale eventualità si sofferma Mario Guglietti, con un'analisi accurata del nuovo testo contrattuale anche in relazione alle disposizioni generali cui lo stesso deve comunque fare riferimento; per la sua ampiezza, lo rendiamo disponibile come allegato in formato pdf.

I compiti del responsabile della gestione amianto nelle scuole
a cura di Dionisio Bonomo

Dal 3 al 4 maggio 2016 si è tenuto a Roma un Convegno nazionale sil tema "Il contributo della ricerca in tema di amianto a oltre vent’anni dal bando: proposte e soluzioni".
Gli interventi, i contenuti e le proposte scaturiti nell'ambito di tale importante iniziativa sono state raccolte in una recente pubblicazione dell’Inail contenente gli atti del convegno, nel corso del quale sono stati presentati anche i risultati della mappatura dei materiali contenenti amianto in edilizia nella regione Lazio e i risultati di uno specifico progetto di indagine conoscitiva sulla presenza di amianto nelle scuole.
Da questo lavoro riprendiamo e pubblichiamo integralmente un intervento, a cura di Stefano Massera, dal titolo “Il ruolo e i compiti del responsabile della gestione amianto nelle scuole”.

Nuovo bando bonifica amianto

Con Decreto del MATTM n. 562/2017 del 14 dicembre 2017 è stato emanato il nuovo Bando relativo ai finanziamenti di cui al Decreto del MATTM del 21 settembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale - n. 276 del 25 novembre 2016, per la progettazione degli interventi di rimozione dell'amianto dagli edifici pubblici.
I comuni italiani che vogliono progettare un'attività di bonifica dall'amianto dagli edifici pubblici hanno tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda online. Il nuovo decreto definisce i dettagli sulle modalità di accesso, sui criteri di valutazione e formazione della graduatoria, con i relativi allegati tecnici per la documentazione di supporto alla domanda: hanno precedenza gli edifici scolastici o entro un raggio non superiore a cento metri da asili, scuole, parchi gioco, strutture di accoglienza, ospedali e impianti sportivi.
Ogni amministrazione può presentare un'istanza con più interventi per un importo massimo finanziabile di 15 mila euro. 
Sul sito del Ministero dell'Ambiente:
modalità on line per l'accesso al Finanziamento della progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto, le FAQ e il bando.

Note sindacali

Presidenza commissioni d'esame, ingiustificato diniego

Venerdì scorso, 16 marzo, è stata emanata la Circolare n. 4537 relativa alla formazione delle Commissioni di esame. Come temevamo e nonostante le richieste e le precisazioni preventive già presentate dalle organizzazioni sindacali - le ultime in ordine di tempo nell’incontro sulla semplificazione - il MIUR ha voluto impedire ai dirigenti degli istituti comprensivi e delle scuole secondarie di primo grado di inoltrare la domanda per la Presidenza delle Commissioni degli esami di Stato, lasciando invece questa facoltà ai dirigenti dei circoli didattici. Leggiamo infatti nel testo che hanno facoltà di presentare la scheda di partecipazione come presidenti tra gli altri “i dirigenti scolastici in servizio preposti esclusivamente ad istituti statali di istruzione primaria, provvisti di abilitazione all’insegnamento negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado”.
La possibilità di presentare domanda è invece preclusa ai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi e scuole secondarie di primo grado. Nel motivare l’esclusione il MIUR richiama espressamente l’art. 8, comma 2, del d.lgs. n. 62 del 2017. La previsione normativa assegna infatti la Presidenza della Commissione d’esame nella scuola secondaria di primo grado direttamente al dirigente scolastico della stessa istituzione. Da questo il MIUR fa derivare l’impossibilità di chiedere la Presidenza della Commissione nel secondo ciclo d’istruzione, essendo il dirigente impegnato nella sua scuola. L’interpretazione non è affatto condivisibile. Il MIUR infatti non considera che il medesimo articolo del decreto disciplina il caso di assenza, reggenza ed impedimento, prevedendo la sostituzione con un docente collaboratore. L’impedimento appunto può ben essere costituito dall’assegnazione ad altro incarico di presidenza di Commissione, nella scuola secondaria di secondo grado.
Anche nel definire le modalità di costituzione delle commissioni del secondo ciclo il Dlgs. prevede che presso l'Ufficio scolastico regionale sia istituito l'elenco dei Presidenti di Commissione, cui possono accedere “dirigenti scolastici”, senza alcuna distinzione, purché in possesso di requisiti definiti a livello nazionale. Per requisiti non può certo intendersi l’assegnazione ad un istituto di scuola primaria piuttosto che l’assegnazione ad un istituto di scuola secondaria di primo grado, quanto il possesso di titoli, ad esempio - come peraltro previsto - l’abilitazione.
A nostro parere dunque il MIUR ha travisato il significato della norma facendone discendere delle preclusioni completamente estranee alla volontà del legislatore, come d’altra parte si può evincere anche dalla lettura della Relazione illustrativa allo schema del decreto legislativo 62/2017.
Nei prossimi giorni valuteremo le azioni da intraprendere, ritenendo non ammissibile che ai dirigenti scolastici sia impedito l’accesso all’Albo regionale in ragione di motivazioni non previste nel decreto legislativo.

Cisl Scuola web e social

Iniziative

19 marzo, Faenza - L'italiano è plurale

La Cisl Romagna, Cisl Emilia Romagna, Cisl Scuola Emilia Romagna e Irsef Irfed organizzano un seminario sul linguaggio di genere dal titolo "L'italiano è plurale". Relaziona Cecilia Robustelli, linguista, docente universitaria e scrittrice.
I lavori si svolgono a Faenza presso il MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche (viale Baccarini n. 19) con inizio alle ore 14,30.

LOCANDINA

20 marzo, Venezia Mestre - La partecipazione nella comunità educante

Un'iniziativa in cui si ragiona di competenze, poteri e funzionamento degli organi collegiali della scuola.
Intervengono Angelo Colombini, Giorgio Bozzeda, Onofrio Rota, Maddalena Gissi. Coordina Sandra Biolo.
Previsto un intermezzo teatrale con Daria Anfelli e Giovanni Ferro. I lavori si svolgono presso il Centro Candiani di Venezia Mestre con inizio alle ore 9.

LOCANDINA

20 marzo, Udine - Incontro con i candidati RSU del Friuli V. G.

Si svolge nell'Aula Magna dell'I.S.I.S. «B. Stringher» di Udine (via Monsignor Nogara) l'incontro regionale con i candidati per il rinnovo delle RSU in lista con la Federazione CISL - Scuola, Università, Ricerca.
I lavori iniziano alle ore 15 con l'introduzione del segretario generale regionale Cisl Scuola Donato Lamorte. Intervengono anche il segretario generale USR Cisl del Friuli V.G., Alberto Monticco, e la segretaria generale Cisl FSUR Maddalena Gissi.
Conclusioni del segretario confederale Ignazio Ganga.

LOCANDINA

21 marzo, Firenze - Tra presente e futuro l'impegno della CISL

Si svolgerà - con inizio alle ore 15.00 presso l’Auditorium della Cisl Toscana (via Benedetto Dei, 2/A, Firenze) - l’iniziativa per la presentazione delle candidate e dei candidati CISL alle elezioni per il rinnovo delle RSU nel Comparto “Istruzione e Ricerca”.
Presentazione e coordinamento: Giovanni Vannucci, segretario generale regionale CISL Scuola
Interventi: Riccardo Cerza, segretario generale USR Cisl Toscana, candidati e  candidate RSU, Maddalena Gissi, segretaria generale CISL FSUR.
Conclusioni: Angelo Colombini, segretario confederale nazionale CISL
Segue momento musicale con Maria Elena Romanazzi, soprano, e Rossella Giannetti, pianoforte.

LOCANDINA

22 marzo, Bologna - Comunità: la scuola dei nomi, la scuola dei volti

La Cisl Scuola Emilia Romagna organizza, insieme a IRSEF IRFED, una giornata di formazione per candidati RSU.
Tema dell'incontro: Comunità, la scuola dei nomi, la scuola dei volti.
L'iniziativa si svolge al Cinema Teatro Galliera di Bologna (via Matteotti 27) con inizio alle 9,30.
Partecipa Eraldo Affinati.
Interventi di Monica Barbolini, Giorgio Graziani, Maddalena Gissi.
Conclusioni di Piero Ragazzini, segretario confederale Cisl.fileadmin/cislscuola/content/Immagini_Articoli/Magazzino/2018/03_2018/locandina_ATA_RIC_BELLUNO.pdf

LOCANDINA

23 marzo, Reggio Emilia - La ricostruzione di carriera: aspetti previdenziali e pensionistici

La Cisl Scuola Emilia Centrale (sede di Reggio Emilia), in collaborazione con Irsef Irfed, organizza per il 23 marzo una giornata di formazione dal tema "La ricostruzione di carriera: aspetti previdenzialie pensionistici". I lavori si svolgono a Reggio Emilia presso l'Auditorium Cisl Scuola (Via Turri 55) a partire dalle ore 9,30. Relaziona Donato Lamorte, Segretario regionale Cisl Scuola Friuli Venezia Giulia; introduce i lavori Monica Leonardi, componente della segreteria Cisl Scuola Emilia Centrale.

LOCANDINA

23 marzo, Napoli – Decreti attuativi l. 107, rinnovo contratto DS

I decreti attuativi della legge 107, il rinnovo del contratto per la Dirigenza Scolastica. Sono questi i temi in discussione nell'incontro formativo per dirigenti scolastici promosso da Cisl Scuola Napoli e Irsef Irfed. Relatori Luciano Chiappetta, già Capo Dipartimento MIUR, e Paola Serafin, Segretaria Nazionale Cisl Scuola.
I lavori si svolgono presso il Polotecnico "Fermi - Gadda" di Napoli (corso Malta, 141) con inizio alle ore 9,30. Introduce Maria Romano, modera Benito Capossela, conclusioni di Rosanna Colonna.

LOCANDINA

23 marzo, Bergamo - Nuovo contratto scuola: confronto, comunità, partecipazione

Dedicato al nuovo contratto del comparto istruzione e ricerca l'incontro formativo promosso dalla segreteria territoriale Cisl Scuola Bergamo - Sebino B. in programma all'Auditorium della Casa del Giovane di Bergamo (Via Gavazzeni, 13).
L'incontro inizia alle ore 8,30 con l'introduzione di Salvatore Inglima, segretario generale territoriale; relaziona Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola, interviene Ferdinando Piccinini, segretario generale Cisl Bergamo Sebino B., conclude Ugo Duci, segretario generale USR Cisl Lombardia.
Confronto, partecipazione e collegialità della comunità educante, nuovi percorsi per la valorizzazione delle diverse professionalità sono i temi che saranno al centro della riflessione, volta a sottolineare il valore della contrattazione e del protagonismo sindacale a livello di scuola.

LOCANDINA

26 marzo, Torino - Il dirigente nella comunità scolastica

L'incontro formativo, promosso da Cisl Scuola Piemonte e Irsef Irfed, mette a fuoco i compiti e le responsabilità del dirigente scolastico quale titolare della gestione unitaria dell’Istituto, approfondendo anche l’articolazione del sistema scolastico tra dettame costituzionale e autonomia.
L'iniziativa, che si svolge nei locali della Cisl Scuola Piemonte (via S. Anselmo 11, Torino), vede la presenza di Mario Guglietti della Cisl Scuola nazionale.
Inizio lavori alle ore 14,30.

LOCANDINA

28 marzo, Venezia Mestre - La ricostruzione di carriera

È rivolto a DSGA e Assistenti Amministrativi l'incontro formativo organizzato da Cisl Scuola Veneto, Cisl Scuola Venezia e Irsef Irfed, dedicato ad approfondire le problematiche riguardanti la ricostruzione di carriera del personale scolastico.
L'iniziativa si svolge presso l'ITIS Zuccante di Mestre (VE), via Baglioni 22, con inizio alle ore 8,30. Relatrice Gianna Benintendi – Funzionario U.S.T. di Venezia.

LOCANDINA

Cisl Scuola: via Bargoni, 8 - 00153 ROMA - tel. +39 06 583111 fax +39 06 5881713
e-mail: cisl.scuola@cisl.it web: http://www.cislscuola.it
Per disiscriverti dalla Newsletter clicca qui.