DI GUERRA E DI PACE - 1915/1918

Percorsi di storia e spunti di riflessione

4 NOVEMBRE 1918 - LA GUERRA FINISCE

Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12 La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta. .... I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza". Con queste frasi, a tanti sicuramente note, si apre e si conclude il  "bollettino della vittoria" firmato dal generale Armando Diaz per annunciare la sconfitta dell'esercito austriaco al termine della terribile carneficina che fu la prima guerra mondiale, quella che più di un anno prima Papa Benedetto XV aveva definito, nella sua lettera ai belligeranti del 1° agosto 2017, "inutile strage".
Come già per altri precedenti eventi bellici, ripercorriamo le vicende conclusive del conflitto guidati dal racconto di Elio Formosa.

4 NOVEMBRE 2018

LA FINE DEL CONFLITTO

VITTORIO VENETO DALL'UNA E DALL'ALTRA PARTE

di Elio Formosa

15 GIUGNO 1918 - LA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO

Sul Piave il vecchio impero degli Asburgo combatte l’ultima battaglia, quella per la sopravvivenza. A spingere in avanti i soldati sono la fame, la disperazione e il desiderio di sconfiggere, una volta per tutte, l’odiato nemico e porre fine alla guerra. È l’offensiva della fame, la “hunger offensive”, ma il miracolo di Caporetto non si ripeterà. Ad attenderli, sulla riva destra del fiume, là dove cresce rigoglioso il grano, c’è un nuovo esercito, motivato e animato dal desiderio di cancellare l’onta della sconfitta e della rotta... Per gli italiani sarà la Battaglia del Solstizio.

LA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO

SULLE SPONDE DEL PIAVE

di Elio Formosa

24 OTTOBRE 1917 - LA DISFATTA DI CAPORETTO

Cent'anni fa, il 24 ottobre 1917, la disfatta di Caporetto, tanto pesante che il nome della località verrà utilizzato, in seguito, come termine con cui definire le sconfitte più devastanti, percepite e vissute come irreparabili. Proprio dal ricordo di quella disfatta prende avvio la serie di interventi che vengono qui proposti come “percorsi di storia e spunti di riflessione” attorno alla tragicità delle vicende che connotano la prima guerra mondiale, la Grande Guerra come venne a suo tempo definita, che insanguinò l'Europa dal 1914 al 1918.
Non vuol essere soltanto una rievocazione degli eventi bellici, quella che offriamo a chi ci legge: al racconto della guerra si affiancheranno infatti le voci che parlano di pace, voci che raccolgono anche la tanta umanità di cui gli episodi di guerra sono impregnati e la rilanciano assumendola come valore alternativo e vincente su tutto e per tutti.
Già nella nostra Agenda dell’anno scolastico 2014-2015 avevamo disegnato un percorso per ricordare quella guerra non come occasione per celebrazioni retoriche, ma come momento di commemorazione profonda, costruzione di memoria condivisa, spazio aperto alla riflessione, progetto per pensieri e impegni di pace. Così, di mese in mese, pubblicammo, con il racconto di Elio Formosa, quasi una cronaca di quel primo anno di guerra a cui affiancammo, a controcanto, le pagine dai Anselmo Palini su dodici Premi Nobel per la pace. Quei contributi potrete ritrovarli ancora nel nostro sito (Agenda 2014/15).
Ora riprendiamo il racconto di Formosa, partendo da Caporetto e arrivando a Vittorio Veneto; ogni tanto poi, dalle suggestioni che vengono da cartoline di guerra di quel periodo, proporremo alcuni particolari approfondimenti.

CAPORETTO

PARTE PRIMA 

LA VIGILIA SUL FRONTE GIULIA

di Elio Formosa

CAPORETTO

PARTE SECONDA 

IL 24 OTTOBRE E I GIORNI SEGUENTI

di Elio Formosa