Napolitano - Per l'unità e la coesione

30.06.2016 09:27
Categoria: Agenda 2015/16

Con Giorgio Napolitano torna alla Presidenza della Repubblica, dopo la stagione del "tecnico" Ciampi, un politico a tutto tondo. Iscritto al Partito comunista sin dal 1945, deputato dal 1953 sino al 1996 (con la sola eccezione della IV legislatura) , presidente della Camera dal 1992 al 1994, ministro dell’Interno nel I governo Prodi , più volte deputato al Parlamento europeo .
Al momento dell’elezione alla Presidenza della Repubblica era già da qualche mese senatore a vita. Si trattava, dunque, di una personalità pienamente espressione della classe dirigente repubblicana ma, soprattutto, di un politico proveniente dall’esperienza comunista. A dispetto di una radicalizzazione del conflitto politico in cui parte dei partiti e dell’elettorato nazionale continuava ad utilizzare l’armamentario retorico dell’anticomunismo, si perfezionava in modo definitivo il superamento dell’eredità della guerra fredda: dopo la nomina a presidente del consiglio di Massimo D’Alema, per la prima volta nella storia d’Italia un politico di tradizione comunista diveniva presidente della Repubblica. Già questo può essere considerato un elemento di assoluta novità. Tuttavia l’eccezionalità della presidenza di Napolitano ha trovato la sua principale caratteristica nell’evento del tutto inconsueto della sua rielezione. Anche qui per la prima volta nella storia repubblicana, un presidente è stato rieletto dopo la conclusione del suo settennato.