Scuola dell’infanzia: Rapporto sull’insegnamento in lingua straniera

05.02.2015 19:52

La “Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione” del MIUR ha realizzato nel novembre 2014 un monitoraggio circa le esperienze di insegnamento in lingua straniera nella Scuola dell'Infanzia.

Dai questionari è scaturito un Rapporto sulla rilevazione effettuata (presentato nel dicembre scorso a Reggio Emilia durante la Conferenza "Early Childhood Education and Care & Early Language Learning", organizzata durante il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea) dal quale si evince “che il percorso per l'introduzione della lingua straniera nella scuola dell'infanzia sembra non solo avviato, ma ben definito nelle sue caratteristiche di base, anche se con carenze in alcuni ambiti”.

Le conclusioni del Rapporto rilevano alcuni tratti comuni sia alle attività di insegnamento sia a quelle di sensibilizzazione, così sintetizzabili:

  • la presenza della lingua inglese nella maggiore parte dei casi;
  • l’affidamento delle esperienze sia a docenti interni sia a docenti esterni, che dichiarano abilitazioni all'insegnamento della lingua straniera conseguite a vario titolo nonché la frequenza a corsi linguistici e/o di metodologia dell’insegnamento;
  • l’adozione di diversi tipi di approccio di tipo comunicativo ed esperienziale;
  • lo svolgimento delle attività nel corso di una volta la settimana e per una durata media di circa 30 minuti.

Queste informazioni sicuramente portano ad affermare che la lingua straniera nella scuola dell'infanzia è considerata come un’attività importante per i bambini, utile per promuovere apertura e curiosità.

Il Rapporto prende in considerazione anche la tematica relativa alla formazione dei docenti a tale insegnamento: gli estensori del documento sottolineano “la mancanza di un'attenzione specifica alla formazione di coloro che si dedicano a questo settore educativo all’interno di un corso di laurea abilitante, che non fornisce né un numero sufficiente di crediti formativi né prevede all’interno del proprio percorso formativo un insegnamento di didattica delle lingue per le fasce dell’infanzia e della primaria”.

Ancora una volta la scuola dell’infanzia - che la Cisl Scuola da sempre ha definito uno dei “gioielli di famiglia” del sistema scolastico italiano - dimostra la vitalità della sua progettualità educativa, confermandosi il luogo dove è necessario avviare bene i processi di apprendimento a fronte della complessità dell'esperienza vitale dei bambini di quella fascia di età.