Bonanni: obiettivo è cambiare la legge, non il ritorno alle urne

19.10.2013 11:03

"Discuteremo, ma credo che sia prematuro parlare di sciopero" Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in un’intervista radiofonica, spiegando le ragioni della sua cautela sull'ipotesi di indire uno sciopero generale contro la legge di stabilità e annunciando che lunedì vi sarà un incontro con Camusso e Angeletti proprio per fare il punto sulla ddl di stabilità e valutare le eventuali iniziative da intraprendere.

"Innanzitutto - spiega Bonanni - aspettiamo di incontrarci con Letta al suo rientro dagli Stati Uniti per vedere come stanno le cose e se vorrà modificare ciò che noi riteniamo insufficiente. Questa è la strada che dobbiamo cercare. In secondo luogo - aggiunge - dobbiamo tenere presente che nella maggioranza ci sono componenti, in entrambi i partiti, che inseguono la ingovernabilità, la caduta del governo, il ritorno alla urne. Noi abbiamo una piattaforma, delle rivendicazioni, se il governo non vorrà fare niente poi vedremo il da farsi, però non saremo gli utili idioti di nessuno per la ingovernabilità".

"La legge di Stabilita' deve essere rivista - ha poi sottolineato il leader della Cisl - per trovare una soluzione fiscale che porti all'abbattimento delle tasse a favore di lavoratori e pensionati e per dare così una boccata d'ossigeno ai consumi che così bassi distruggono anche i posti di lavoro. L'economia così non riprende - ribadisce. Questo avevamo pattuito e questo il presidente del Consiglio e il Governo devono fare. Le risorse si trovano tagliando le spese inefficienti, gli sprechi, le consulenze inutili, le poltrone politiche di enti inutili e le tante ruberie nella Pubblica Amministrazione. Se non si sconfigge il partito della spesa pubblica improduttiva - ha concluso - le tasse non le abbasseremo mai".

Il messaggio di Bonanni è comunque chiaro: "Il Governo Letta deve avere più coraggio". Il segnale che si è voluto dare è ancora troppo debole: "i lavoratori ed i pensionati - ha concluso- vogliono giustamente di piu'".