Lo studente modello e i test di Medicina. Cambiare le regole può rovinare i sogni

25.05.2014 10:33

Breve pezzo di Antonio Polito sul Corriere della Sera di sabato 24 maggio a commento della decisione di cambiare le regole per l'accesso alla facoltà di medicina. Non solo una decisione sbrigativa e superficiale, secondo Polito, ma qualcosa di più e di peggio

Lo studente di Taranto che è arrivato primo in tutt’Italia al test per l’ammissione alla facoltà di Medicina ha confessato di aver studiato tre anni, trascurando tutto il resto, anche un po’ il liceo, pur di riuscire nella cosa a cui più teneva. Un caso di abnegazione ma anche di programmazione, le uniche due cose che possono, unite al talento, dare risultati di eccellenza.
Nei tre anni in cui quello studente studiava imperterrito, le regole dell’ammissione a Medicina sono però state cambiate dai governi cinque volte (da quattro differenti ministri).
Prima il test si faceva dopo la maturità, e il voto di questo esame valeva ai fini del punteggio. Poi il valore del voto di maturità è stato annullato (la mattina stessa del test, con gli studenti già nelle aule). Poi è stato reinserito, per paura di una raffica di ricorsi (del tutto giustificati). Poi il test è stato anticipato a prima della maturità (quest’anno). E adesso è stato annunciato dal nuovo ministro, impaziente di metterci anche lei le mani, che l’anno prossimo il test non ci sarà proprio più, e abbiamo scherzato, seguiranno ulteriori indicazioni.
Da un lato la perseveranza, la concentrazione sull’obiettivo, la programmazione della propria vita, di un giovane meritevole (e immaginiamo della sua famiglia). Dall’altra il caos, la disorganizzazione, una certa attitudine a giocare con le vite di quelli che più che da cittadini sono trattati come sudditi.
Se qualcuno cercasse una prova migliore di come lo Stato s’infila nella vita, nei sacrifici, nelle aspettative degli italiani, arrecando confusione e incertezza, rovinando piani, cancellando speranze, il test di medicina è il non plus ultra.

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