Dalla Ministra per la Pubblica Amministrazione nuove indicazioni sulle modalità di lavoro negli uffici pubblici

26.07.2020 22:58

Con la circolare n. 3 del 24 luglio 2020 la Ministra per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ha fornito indicazioni su quanto prevede il decreto “Rilancio”, convertito dalla legge 77/2020 (Gazzetta Ufficiale n. 148 del 18 luglio 2020) in ordine alle modalità di prestazione di lavoro nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, con riguardo alle opportunità previste nella fase più acuta dell’emergenza Covid-19 e alla necessità di contenere al minimo indispensabile lo svolgimento di attività in presenza nei diversi uffici.
Le nuove disposizioni tengono conto ora della nuova fase, in cui occorre “adeguare l’operatività di tutti gli uffici alle esigenze dei cittadini e delle imprese connesse al graduale riavvio delle attività produttive e commerciali”. Ne consegue, secondo quanto riporta la circolare, che la presenza del personale nei luoghi di lavoro non è più da intendersi “correlata alle attività ritenute indifferibili e urgenti”, mentre è da ritenersi superato l’istituto dell’esenzione dal servizio.
Le Amministrazioni devono dunque prevedere il rientro in servizio di tutto il personale, a prescindere dalle attività svolte; nel contempo le stesse dovranno “aggiornare ed implementare la mappatura di quelle attività che, in base alla dimensione organizzativa e funzionale di ciascun ente, possano essere svolte in modalità agile”, fermo restando che a tale modalità potrà essere destinato il 50% del personale, mentre non vi è più, come già detto, la possibilità di esentare dal servizio chi non è addetto a forme di lavoro agile.
Infine, viene richiamata la necessità di porre la necessaria cura al fine di associare “il previsto ritorno alla normalità con l’esigenza di garantire la tutela della sicurezza e della salute dei dipendenti”. A tal fine viene allegato alla circolare il Protocollo quadro per la “prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19”, sottoscritto il 24 luglio scorso con le Organizzazioni Sindacali, di cui tener conto anche per l’adozione di protocolli specifici legati alle peculiarità organizzative di ogni singola amministrazione.
Non è escluso che anche il Ministero dell'Istruzione, come avvenuto ai primi di  marzo dopo la Direttiva 1 della Funzione Pubblica, intervenga con più dettagliate indicazioni per quanto riguarda in modo specifico il settore scuola.