Organici ATA. Informativa al MPI. Ancora "tagli": la situazione si aggrava

27.02.2008 14:07
Categoria: Organico, Personale ATA

Ha avuto luogo nella giornata di ieri, 26 febbraio, la prevista informativa concernente l'"organico di diritto" del personale ATA per l'a.s. 2008/09. Nel corso dell'incontro l'Amministrazione ha illustrato la bozza di circolare che dovrebbe accompagnare lo schema di decreto interministeriale (provvedimento, quest'ultimo non ancora "presentato" alle Organizzazioni Sindacali).

I dirigenti MPI

  • hanno formulato alcune ipotesi di articolazione dei "tagli" per regione e per profilo professionale, in relazione all'obiettivo di riduzione complessiva degli organici fissato dalla legge finanziaria (1.000 posti);
  • hanno dichiarato di voler assumere a riferimento specifici indicatori di contesto, riferiti all'andamento e alle caratteristiche della popolazione scolastica e alle condizioni socio-economiche ambientali, fermi restando (ancora per un anno) i parametri contenuti nelle tabelle di calcolo degli organici di istituto.

Ai Direttori Regionali, come di consueto, sarebbe rimessa la competenza in merito alla ripartizione del contingente regionale tra le diverse province, così come la possibilità di compensazione tra le dotazioni dei diversi profili.

Anche in questa occasione - come già in precedenza per l'"organico docenti" - la CISL Scuola ha espresso un netto ed esplicito dissenso politico rispetto ad interventi che, in apparenza limitati, in realtà aggravano (rendendola ancor più insostenibile) una situazione già pesante per effetto delle consistenti riduzioni di organico operate negli anni scorsi.

La CISL Scuola, inoltre

  • ha denunciato - ancora una volta - la palese contraddizione tra gli interventi annunciati e gli impegni sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali, impegni che fondavano la propria premessa sulla stabilità degli organici, al fine di rilanciare l'efficacia e l'efficienza del servizio scolastico;
  • ha ribadito la netta contrarietà ad ogni ipotesi di ulteriore estensione della cosiddetta "terziarizzazione" dei servizi, modalità che la CISL Scuola medesima ritiene non debba essere in alcun modo incentivata.

Alle dichiarazioni di dissenso della CISL Scuola hanno fatto riscontro anche quelle di tutte le altre Organizzazioni Sindacali, con le quali si sta mettendo a punto una presa di posizione unitaria da far valere in sede di prosecuzione del confronto con l'Amministrazione.