Accordo Governo Sindacati su prevenzione e sicurezza per i dipendenti pubblici

05.04.2020 18:47
Categoria: Emergenza coronavirus, Politiche confederali, Sicurezza sul luogo di lavoro

È stata raggiunta il 3 aprile scorso l’intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica e i sindacati CGIL, CISL e UIL (confederazioni e categorie), con la sottoscrizione di un “Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19”. Per CGIL, CISL e UIL, mai come di questi tempi è assolutamente necessario presidiare la situazione del comparto pubblico nel duplice riferimento ai destinatari dei servizi e a lavoratrici e lavoratori che in queste giornate delicate continuano a garantire l’offerta dei servizi stessi ai cittadini e al Paese.
In analogia con quanto già avvenuto lo scorso 25 Marzo per l’omologo “Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità Pubblica e Privata in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”, anche il restante personale di tutte le pubbliche amministrazioni ha visto riconosciuto il proprio diritto alla massima informazione e tutela, nel primario interesse di coniugare la necessaria continuità dell’azione amministrativa del Paese con la assoluta ricerca della salubrità degli ambienti di lavoro e della salute dei cittadini/dipendenti e dei cittadini/utenti.
Entrambi questi documenti integrano e completano il Protocollo siglato tra il Governo, CGIL, CISL, UIL e Confindustria per la salute dei dipendenti privati in data 14 Marzo.
La firma del presente Protocollo, sottolineano i sindacati, testimonia la giusta fondatezza delle sensibilità in materia di sicurezza dei lavoratori avanzate dal Sindacato confederale e riconosciute valide e condivisibili dal Governo.
Siamo convinti – sostiene il segretario confederale CISL Ignazio Ganga - che per accelerare l’uscita dall’attuale delicata situazione sia importante che i servizi pubblici possano qualificare sempre più la propria missione come cardine sociale del Paese e che sia riconosciuta a valorizzata la loro funzione, fondamentale per la sostenibilità e la coesione sociale”.