16.03.2020 - Essere sindacalisti e ricucire fragilità ai tempi del coronavirus

16.03.2020 16:04
Categoria: SEF PLUS 2020

In un quaderno speciale della Fondazione Ezio Tarantelli è pubblicato il racconto dell’esperienza di un rappresentante dei lavoratori ai tempi dell’emergenza COVID-19: è una testimonianza di Daniele Vedovati, sindacalista della Femca Cisl, il sindacato dei lavoratori del settore energia e chimica, attivo a Bergamo, una delle zone più colpite dalla pandemia che sta sconvolgendo il nostro paese.

Il suo è un racconto nel quale una storia intreccia tante altre storie. Persone, lavoratori, sindacalisti di fronte a nuove fragilità e a nuove consapevolezze; di fronte alla paura e ai dilemmi, ma anche a nuove modalità di provare a dare risposte e di continuare ad essere presenti, prossimi. È il racconto di un operatore sindacale che testimonia, non solo a parole, umiltà e ordinaria straordinarietà, anche attraverso il senso del limite.

“Nelle periferie tra la gente in cui la CISL c’è, si incontrano si ascoltano queste persone. Non è gente sprovveduta, è gente che non si pone il problema delle ferie che, se si chiudesse ora, forse non si faranno ad agosto, o che non si rende conto dell’importanza del lavoro, perché se chiudiamo ora ‘cosa sarà della NOSTRA azienda’ e che non si accontenta di chiamare il medico e stare in malattia.

La gente con cui noi ci stiamo schierando, dice che se chiudiamo ora, poi ci saremo a rialzarci e a leccarci le ferite, siamo lavoratori bergamaschi e non ci fa paura il lavoro: il sindacalista lo sa che sarà lì con loro”.

Working Paper della Fondazione Ezio Tarantelli (Centro Studi Ricerca e Formazione) con introduzione di Francesco Lauria e Giuseppe Gallo. Disponibile in allegato e scaricabile in formato pdf.

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