La sperimentazione del quadriennio non sembra suscitare entusiasmo

30.12.2017 17:36
Categoria: Autonomia, Ordinamento e sperimentazione, Riforma Sistema Scolastico

Il MIUR ha diffuso l'elenco delle scuole secondarie di II grado che saranno autorizzate a sperimentare, dall'anno scolastico 2018/19, percorsi di studi di durata quadriennale. Su 100 istituti ammessi alla sperimentazione, 73 sono statali e 27 paritari. Le candidature erano state complessivamente 197, di cui 128 presentate da scuole statali e 69 da scuole paritarie. Numeri in effetti piuttosto modesti, se si pensa che gli istituti secondari di II grado sono attualmente circa 2.700. Evidentemente l'accorciamento della durata del corso di studi è ipotesi che non riscuote particolare interesse da parte delle scuole, probabilmente impegnate a fare i conti con ben altre urgenze.
La Cisl Scuola, commentando il lancio del progetto, aveva peraltro manifestato le sue perplessità con una nota della sua segretaria generale: "Ammesso e non concesso che sull’uscita dagli studi a 18 anni vi sia realmente una necessità di allineamento all’Europa - così affermava Maddalena Gissi - ci riesce piuttosto difficile, tra i tanti problemi irrisolti con cui la scuola italiana si trova ogni giorno a fare i conti, considerare l’accorciamento dei percorsi di studio una priorità. E non essendo chiaro se è come sarà assicurata la loro qualità, si fatica anche a comprendere quale reale beneficio ne possano trarre i nostri studenti".