ETUCE Special Conference - Vienna, 25 novembre (seminario)

25.11.2014 20:00
Categoria: Etuce

Dai lavori del seminario “L’impatto della crisi economica sull'educazione

Dal 2008 l'ETUCE ha continuamente monitorato l'impatto della crisi economica sui sistemi di istruzione e di formazione in Europa. Le indagini sono state svolte in quasi tutti i paesi membri dell'UE: hanno risposto 45 organizzazioni sindacali degli insegnanti di 27 Paesi europei.

Quasi tutti i governi europei hanno fatto pesanti tagli all'istruzione e hanno intrapreso riforme nell'ottica del risparmio e della privatizzazione. I dati statistici mostrano che la spesa pubblica per l'istruzione è diminuita sia a livello medio dell'UE sia nella maggior parte degli Stati Membri. A livello di media europea la spesa pubblica è diminuita complessivamente del 3,6% come quota relativa del PIL dell'UE nel 2011.

Durante il seminario, coordinato da Odile Cordelier, vice presidente dell'ETUCE, sono emersi dati ancora più preoccupanti. Con la diminuzione del PIL nel 2012 la spesa pubblica per l'istruzione ha subito ulteriori riduzioni: in Romania la quota PIL è diminuita del 27%; in Portogallo del 13%; dati simili in Grecia e Spagna.

Ovviamente tagli e flessioni delle risorse per l'istruzione pubblica hanno colpito studenti e famiglie già in grave crisi economica, traducendo detti tagli alla formazione e all'istruzione in frammentazione sociale e diseguaglianza, con un rapido aumento della povertà e dell'esclusione sociale.

L'ETUCE

  • ribadisce la necessità di escludere l'istruzione dal calcolo del deficit pubblico e del debito nell'ambito della crescita europea e del Patto di stabilità
  • sottolinea il ruolo fondamentale degli insegnanti in qualsiasi riforma dell'istruzione
  • evidenzia la necessità di coinvolgere le parti sociali a tutti i livelli, con la convinzione che l'educazione e la formazione sono fattori determinanti di coesione sociale e di eguaglianza

Dal nostro "inviato", Rosa Mongillo (segretaria nazionale Cisl Scuola)