Una risata esorcizza il lupo cattivo

16.04.2014 11:21
Categoria: Articoli giornale, COSTUME

A «Cartoons on the Bay» il festival di Venezia dedicato all’animazione sono di scena le paure dei bambini. Per capire se e come i disegni animati possono essere utile strumento per esorcizzarle (Adriana Marmiroli su La Stampa del 15 aprile)

Chi ha l’incubo dei compiti di matematica. Chi è terrorizzato da ragni o formiche. Chi dai bulli che lo vessano a scuola. In testa a tutto comunque le (solite) paure: del buio e delle cose che nasconde, della morte, della folla, di essere abbandonato. A «Cartoons on the Bay» il festival di Venezia dedicato all’animazione sono di scena proprio loro: le paure dei bambini. Per capire se e come i disegni animati possono essere utile strumento per esorcizzarle. Pixar ci ha fatto il film «Monsters & Co. Zombie», scheletri e vampiri impazzano: esorcizzano, assicurano tutti. Ma che cosa? «Sono i timori atavici e fisiologici quelli dei bambini», sostiene Daniela Fujani dell’osservatorio sul mondo giovanile Tips, che per il canale DeaKids ha fatto una ricerca qualitativa (60 bambini tra i 5 e i 10 anni e 100 genitori) per approfondire l’argomento in previsione della seconda stagione di «L’officina dei mostri», in onda da giugno. Nel programma bambini che prima danno una «faccia» disegnando i loro incubi e poi, con un secondo «aiutante», creano un pupazzo che simbolicamente distruggeranno (in realtà li portano orgogliosissimi a casa). Si tratta di mostri complessi, ambivalenti, raccontano storie: sono l’incarnazione di timori ma anche di desideri e amori. Sono mostri-amici.
«I bambini hanno pulsioni aggressive – dice ancora la Fujani – che devono scaricare: per farlo le trasformano nel loro contrario».
Invece i bambini devono sapere di avere in sé le capacità per andare oltre: sono competenze da acquisire che aiutano a crescere. «Le favole non dicono che ci sono i draghi (i bimbi lo sanno) ma che i draghi si possono vincere».
Allo studio fatto da DeaKids si congiunge idealmente una più vasta indagine internazionale di Nickelodeon: il canale di Spongebob ha cercato di capire quali sono le risorse dei Millennials (9-14 anni) rispetto all’incombente crisi, ai cambiamenti repentini, alle incertezze (soprattutto dei genitori, che le trasmettono ai figli). 6200 i bambini intervistati in 32 Paesi, e una risposta sorprendente. «Rispetto a passati studi questi ragazzini non hanno paure. Le risposte sono positive e ottimiste. I “nuovi bambini” – spiega Morena D’Incoronato, responsabile italiana del dipartimento ricerche di Viacom di cui Nickelodeon è parte – sono più fiduciosi sul loro futuro». Con qualche sbandamento qua e là dei piccoli italiani, che forse qualche contraccolpo, dal nostro zoppicante presente, lo ricevono. Anche se poi più della media dei loro coetanei credono che una risata li salverà e che loro sapranno cambiare in meglio il mondo.
D’altronde di quei genitori spaventati, un po’ tristi, iperprotettivi e sottovalutanti (la ricerca li chiama «generazione Velcro»), sono abbastanza stufi: sotto- sotto si nasconde un desiderio di ribellione, di emanciparsi (il «contrario» non a caso delle massime paure dell’abbandono e della morte). E comunque i giovanissimi degli adulti colgono l’ambivalenza, la confusione: restrittivi al massimo per quanto riguarda la realtà che circonda i figli, molto poco si preoccupano delle loro frequentazioni digitali, web e social network (impressionante il dato che certifica come i bambini ormai abbiano pochissimi amici veri, in carne e ossa, e molti virtuali, con l’indicazione di una digitalizzazione dei nostri pargoli impressionante, se si pensa che poco più di un lustro fa eravamo annoverati tra i Paesi meno tecnologici.
Il ritratto di una generazione è quella che esce da questa indagine che ben si adatta al personaggio simbolo del canale, Spongebob, e a tanti altri cartoon nel palinsesto, come Fantagenitori o Sanjay & Craig, dove l’umorismo e l’ottimismo sono arma potente per risolvere i problemi. Anche le Tartarughe Ninja non perdono mai il buonumore e la voglia di scherzare, seppure in guerra contro mostri brutti e cattivi. Proprio come quell’altro idolo dell’infanzia, paladino dei fifoni che ha sempre la meglio sulle creature più assurde, Scooby Doo, star di giornata a «Cartoons on the Bay», con la proiezione in anteprima ai bimbi di Venezia di Scooby Doo e il mistero del circo (in onda il 17 e 18 aprile su Boomerang con un altro lungometraggio inedito). Che è poi la lezione di Scooby, delle Tartarughe e dei cartoon più in voga, anche di quelli in apparenza più frivoli: è bello avere paura e riderci sopra, fa diventare grandi.