La scuola chiede un ascolto vero

18.02.2014 09:59

Le dimissioni del governo Letta, col quasi certo avvicendamento al Ministero dell'istruzione, relegano nel repertorio delle (buone?) intenzioni l'avvio di una fase costituente per la scuola, che l'on. Maria Chiara Carrozza aveva dato per imminente. Sapremo nei prossimi giorni se il progetto debba considerarsi tramontato, o semplicemente rinviato; nel frattempo, una "campagna di ascolto" del mondo della scuola è già stata annunciata, ancorché in termini piuttosto vaghi, dallo stesso neo-segretario del PD oggi presidente del consiglio incaricato.
Vedremo. Resta il fatto che la scuola e i suoi operatori hanno da tempo davvero bisogno di sentirsi "rimessi al centro", e non solo a parole, di una rinnovata e positiva attenzione da parte della politica e della società. Un'esigenza fortemente avvertita, che la Cisl Scuola ha avuto modo di rappresentare in più occasioni e in ogni sede in cui si è confrontata. Lo ha fatto accogliendo ai suoi esordi la ministra Carrozza, in occasione della celebrazione del nostro congresso nazionale nel maggio 2013, lo ha fatto nell'ultimo incontro al MIUR del 28 gennaio, dove la richiesta di riconoscere il valore del lavoro nella scuola e il protagonismo professionale che vi si esprime è stata ancora una volta ribadita.
Al nuovo governo, al cui varo si sta lavorando in queste ore, e al nuovo ministro, di cui ancora non conosciamo l'identità, sarà questo uno dei messaggi che la Cisl Scuola vorrà inviare. Per questo è importante che il messaggio sia condiviso da una pluralità di soggetti che a vario titolo e in ambiti diversi danno rappresentanza alle componenti che animano la comunità scolastica: soggetti che esprimono ruoli, punti di vista, sensibilità e posizioni anche molto diverse, ma che sulla necessità di aprire una stagione di ascolto vero del mondo della scuola, che non si esaurisca in uno dei tanti sondaggi d'opinione, si sono ritrovati a discutere in un incontro promosso dalle associazioni professionali e al termine del quale è stato diffuso il comunicato riportato di seguito.

Si è svolto a Roma un incontro a cui hanno preso parte i rappresentanti di diverse associazioni professionali e sindacali (ADI, AIMC, ANDIS, CIDI, FINSM, IRSEF-IRFED, LEGAMBIENTE SCUOLA E FORMAZIONE, MCE, PROTEO FARE SAPERE, UCIIM, appartenenti al Forum nazionale delle associazioni professionali dei docenti e dirigenti scolastici, FEDERAZIONE DEGLI STUDENTI, MOVIMENTO STUDENTI DI AZIONE CATTOLICA, RETE DEGLI STUDENTI MEDI, UNIONE DEGLI STUDENTI, appartenenti al Forum nazionale delle associazioni studentesche, AGE e CGD appartenenti al Forum nazionale delle associazioni dei genitori, CISL Scuola e Flc CGIL).
Oggetto dell’incontro uno scambio di opinioni e valutazioni sul preannunciato avvio, da parte del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, di una consultazione propedeutica ad una Costituente sulle problematiche scolastiche.
I partecipanti, pur esprimendo un arco molto vasto e articolato di posizioni, hanno condiviso la necessità e l’importanza di azioni che possano restituire “voce” alla scuola attraverso un attivo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, individuando in particolare nelle istituzioni scolastiche un fondamentale punto di incontro per un confronto aperto al territorio.
Hanno altresì espresso l’auspicio che eventuali iniziative di consultazione e ascolto siano legate a una chiara definizione di obiettivi, tempi, modalità e strumenti, in modo tale da favorire un reale e costruttivo coinvolgimento di cui devono essere protagonisti anche i soggetti sociali che sotto diversi profili esprimono una significativa rappresentanza del mondo della scuola, costituendo già essi stessi, contesti importanti e significativi di sintesi, di ascolto, riflessione e proposta.
La situazione politica in divenire lascia comunque immutata l’esigenza che si apra, da parte di chi assumerà responsabilità di governo, una fase di ampio e coinvolgente confronto con l’obiettivo di rilanciare, a partire da un forte riconoscimento del ruolo e dell’azione che svolgono tutte le componenti della comunità scolastica, un prospettiva di forte rilancio e valorizzazione del sistema di istruzione e formazione pubblica come risorsa strategica per il Paese.

Roma, 13 febbraio 2014