Funzione Pubblica, aperture al confronto, ma resta mobilitazione

30.07.2012 17:21
Categoria: Comunicati Stampa, Disposizioni legislative, Personale docente, Previdenza e quiescenza

La Cisl Fp e la Cisl Scuola confermano il proprio no ai tagli lineari contenuti nel decreto sulla spending review, ma apprezzano la disponibilità del ministro Patroni Griffi al confronto. E chiedono un accordo Aran da firmare in settembre per tradurre in contratto quadro l’intesa del 3 maggio.

E’ questo, in sintesi, il giudizio di Giovanni Faverin e Francesco Scrima - segretari generali della Cisl Fp e della Cisl Scuola - al termine dell’incontro di oggi a Palazzo Vidoni.

Al ministro abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione per un provvedimento che prevede il taglio indiscriminato degli organici. Ma abbiamo giudicato positivamente l’apertura del ministro sulle nostre richieste: un esame congiunto sui criteri per individuare eventuali esuberi e un confronto su profili e professionalità da inserire nella Pa dopo lo sblocco del turn-over” hanno spiegato Faverin e Scrima. Che, a conferma della concretezza dell’azione della Cisl, puntualizzano i due ulteriori risultati sottolineati anche da Patroni Griffi in conferenza stampa.

Il primo: “Già dalla prima settimana di settembre il ministro confermerà un calendario di incontri con il sindacato per discutere di tutta la partita del pubblico impiego, a partire dalla trasformazione in contratto dell’Intesa dello scorso 3 maggio”.

E poi l’attesa soluzione sulle possibili eccedenze negli enti pubblici a seguito dei tagli: “Non ci saranno esodati né licenziamenti nel pubblico impiego. Patroni Griffi ha confermato che eventuali esuberi godranno del pre-pensionamento, cioè delle regole sul pensionamento pre-riforma Fornero, e che quindi saranno accompagnati alla pensione senza soluzioni traumatiche”.

Al riguardo, Faverin e Scrima chiedono che si proceda analogamente anche per i docenti in esubero e quelli inidonei per salute, per i quali la legge prevede il passaggio ad altri profili. “Si apra subito un confronto, come chiesto dai sindacati, per evitare di veder mortificati professionalità e titoli del personale. I tempi previsti dal decreto legge per l’inquadramento in altri ruoli sono assolutamente impraticabili, vanno senz’altro rivisti”.

Pur registrando i segnali positivi emersi dall’incontro, Cisl Fp e Cisl Scuola non abbassano la guardia: “La nostra mobilitazione continuerà senza sosta. L’obiettivo è vigilare sull’effettiva attuazione degli impegni. Ma anche ottenere, all’interno del calendario di incontri concordato con il ministro, un CCNQ sulle relazioni sindacali da sottoscrivere all’Aran, per rafforzare la partecipazione del sindacato alla riorganizzazione della Pa. Cioè per rafforzare il contributo dei lavoratori ad un riordino di enti e servizi che tagliando gli sprechi veri, le spese inutili, i cda delle società partecipate, recuperi risorse per il risanamento dei bilanci e per retribuire meglio le professionalità”.