E' urgente ed indifferibile uno stanziamento straordinario di risorse da destinare alle istituzioni scolastiche

15.04.2009 17:57
Categoria: Autonomia, Contabilità - Risorse

E' di stringente attualità parlare di risorse economiche, di bilanci e di "Programmi annuali" delle istituzioni scolastiche. Anche questo aspetto, pertanto - oltre a quello degli organici e dei "tagli" al personale - è evidenziato dalla CISL Scuola nella sua vertenza in atto.

E' questo un ulteriore e grave attacco alla scuola pubblica statale, particolarmente discriminante perché va a colpire più pesantemente la "primaria" e la "secondaria di primo grado". Quella scuola che ancora oggi garantisce, pur attraverso tutte le difficoltà poste sulla sua strada, quel diffuso "bene comune" in ogni angolo d'Italia, al quale non possiamo e non dobbiamo rinunciare.

Come operare però se, ad esempio, i bilanci di queste scuole sono "viziati" - per usare un eufemismo - da crediti nei confronti dello Stato complessivamente ammontanti a un miliardo di euro? Come valutare un bilancio di una qualsiasi di queste scuole che non ha fra le "poste di entrata" alcun euro per il suo funzionamento? Senza considerare che ci stiamo già avviando verso la fine anche di questo anno scolastico.

Detta situazione, che si è appesantita di anno in anno - oltre che penalizzare la programmazione e limitare la progettazione e l'ampliamento dell'offerta formativa - rende il "Programma annuale" un mero aggregato di numeri non pienamente rispondente ai principi di trasparenza e veridicità oltre che ai criteri di efficacia ed efficienza, ai quali dovrebbe, invece, essere ispirato.

Questi bilanci, se fossimo nel "privato", non potrebbero che essere valutati negativamente anche perché difficile, se non impossibile, sarebbe la certificazione di esigibilità dei suddetti crediti (cioè, quel miliardo di euro vantato dalle scuole).

A tale proposito non si comprende come l'Amministrazione possa avallare tutto ciò.

In questo contesto è urgente ed indifferibile uno stanziamento straordinario di risorse sufficienti a chiudere le partite pregresse o l'assunzione di responsabilità ministeriale che dichiari l'inesigibilità dei residui attivi (in particolare, per quelli anteriori al 2006). Sarebbe un responsabile atto di onestà e chiarezza.

Inoltre, la comunicazione MIUR di predisporre dei "Programmi annuali" senza l'indicazione di alcuna cifra nelle entrate per funzionamento - indicazione che avrebbe dovuto essere temporanea e provvisoria in attesa dell'approvazione del bilancio dello Stato - sembra invece diventare definitiva, con gravissime ripercussioni anche sull'attività già svolta.

Ulteriore aspetto che preoccupa la CISL Scuola è quello che la ricerca di risorse per garantire il servizio scolastico vada ad attingere direttamente dalle tasche dei fruitori (famiglie) ovvero da quelle degli operatori scolastici (docenti e personale ATA). L'ulteriore peso di tale situazione - con il rischio di decurtazione dei propri compensi (fondo d'istituto), per sopperire alle necessità pur riconosciute impellenti - non può e non deve gravare sulle spalle di chi ogni giorno, con abnegazione, svolge il suo lavoro.

Dal 2001, le specifiche risorse sono state decurtate ogni anno (tranne che nel 2004) del 20% rispetto all'esercizio finanziario precedente. Fatta pari a 100 la dotazione del 2001, nel 2006 alle scuole risulta assegnata una dotazione pari al 30,72% (cioè nemmeno 1/3 delle risorse assegnate cinque anni prima).

Es. Fin.

Risorse Erogate

2001

--

100,00

2002

80% del 2001

80,00

2003

80% del 2002

64,00

2004

stesse risorse assegnate nel 2003

64,00

2005

80% del 2004

51,20

2006

60% del 2005

30,72

Dal 2007 le decurtazioni sono continuate mediamente con le stesse percentuali di riduzione, fino al completo azzeramento del finanziamento nell'attuale esercizio finanziario: fino ad ora, infatti, non è stato comunicato alle scuole alcun importo per il 2009).

E' ora di invertire la rotta! Compito dello Stato e dovere del Governo è quello di garantire un servizio da tutti riconosciuto essenziale: è necessario e urgente, pertanto, che siano fornite alle istituzioni scolastiche le indispensabili risorse economiche.