La CISL Scuola non "concilia" e conferma lo stato di mobilitazione della categoria

09.11.2006 14:22
Categoria: Comunicati Stampa

Si è svolta nella mattinata odierna presso il MPI - a seguito della proclamazione dello stato di agitazione del personale della scuola - la procedura di conciliazione prevista dall'articolo 2 della legge 146/90.

In tale sede, la CISL Scuola ha chiesto - ad integrazione delle motivazioni dello stato di agitazione già evidenziate nella richiesta di svolgimento della conciliazione (mancata approvazione dell'emendamento che garantiva la copertura e la piena esigibilità delle risorse per il rinnovo contrattuale del primo biennio economico 2006/2007) - l'immediata apertura di un "tavolo negoziale" per affrontare i sottoelencati punti, già oggetto dell'incontro tra le Organizzazioni Sindacali confederali della scuola e i Ministri della Pubblica Istruzione, Fioroni, e della Funzione Pubblica, Nicolais:

  • disciplina della determinazione dell'organico dei posti di sostegno;
  • verifica delle conseguenze della proposta di aumento (+ 0,4) del rapporto medio nazionale alunni/classe (da 20,6 a 21), al fine di evitare ricadute negative sugli organici e conseguenze penalizzanti sul reale esercizio del diritto allo studio degli alunni;
  • problematiche relative al precariato, reiterando la richiesta di aumento delle assunzioni del personale ATA di ulteriori 20.000 unità e di mantenimento delle graduatorie permanenti quale canale di reclutamento del personale della scuola;
  • gestione delle problematiche legate alla costituzione delle "sezioni primavera" al fine di chiarire che tali sezioni devono essere di esclusiva pertinenza degli Enti Locali e non possono coinvolgere in alcun modo la scuola dell'infanzia statale;
  • problematiche concernenti il personale "inidoneo": definizione della sua collocazione e delle sue funzioni, evitando le gravose conseguenze di una risoluzione forzata del rapporto di lavoro;
  • piena ricostruzione della carriera del personale ATA transitato dagli Enti Locali allo Stato, con la conseguente revisione dell'inquadramento retributivo.

L'Amministrazione

  • ha dichiarato, per quanto riguarda le risorse contrattuali, di dover attendere le determinazioni del Parlamento, alle quali è necessariamente legata;
  • ha aderito - per tutti gli altri punti - alla richiesta di una sollecita apertura dei "tavoli di confronto".

La CISL Scuola, al termine dell'incontro, ha ritenuto di non poter conciliare, confermando lo stato di mobilitazione della categoria fino a quando l'emendamento sulle risorse finanziarie destinate alla contrattazione - come ridefinito nell'incontro avvenuto lo scorso 4 novembre a Palazzo Chigi tra Governo e Organizzazioni Sindacali confederali - non sarà stato approvato dal Parlamento e i "tavoli di confronto" non saranno stati effettivamente convocati.